Frustato in classe, aperta un’inchiesta

PADOVA. «Su questo episodio la scuola aprirà un’inchiesta interna».
Lo annuncia il provveditore agli studi Andrea Bergamo, che ieri ha parlato con la preside della scuola media Petrarca, Lucia Marcuzzo, a proposito dell’episodio di bullismo avvenuto nei confronti di un ragazzino marocchino da parte di tre compagni di classe. «Siamo entrambi d’accordo sul fatto che ora ci siano due cose da fare: capire la genesi del gesto di questi tre ragazzi, per fare in modo che non succeda più nulla di simile, e convocare un consiglio di classe». Né il provveditore né la dirigente scolastica ieri hanno perso tempo, ma al contrario hanno cercato di far fronte a un evento che ha scosso l’intero plesso.
Lucia Marcuzzo ha convocato i genitori dei tre alunni di seconda media che venerdì durante la lezione di educazione fisica hanno legato mani e piedi e preso a frustate il compagno di classe marocchino. «Si apre ora un’indagine per capire in primis da dove deriva l’episodio di bullismo e poi per punire gli eventuali colpevoli», spiega la preside, che incontrerà anche i genitori del ragazzino vittima del sopruso. «Lo studente sta bene, non ha avuto traumi». Subito dopo l’episodio la coordinatrice di classe ha telefonato ai genitori degli interessati annunciando la convocazione. «Non voglio ingigantire né minimizzare. Seguiremo il regolamento interno, convocheremo un consiglio di classe e valuteremo il tipo di sanzione. Il massimo è 15 giorni di sospensione, convertibili con attività di volontariato», continua Lucia Marcuzzo. «Se dovesse emergere che l’episodio è più grave e reiterato, si convocherebbe un consiglio d’istituto straordinario dove i responsabili rischierebbero l’allontanamento dalla scuola per tutto l’anno e la non ammissione alla classe successiva». Tutto ciò verrà valutato nei prossimi giorni.
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