Giordani punge il rivale «Meno bugie, liti e annunci»

«Meno smog, più alberi; meno litigi, più decisioni; meno annunci più fatti; meno chiacchiere, più sicurezza; meno bugie, più trasparenza». Sono i cinque nuovi slogan che caratterizzano la nuova...

«Meno smog, più alberi; meno litigi, più decisioni; meno annunci più fatti; meno chiacchiere, più sicurezza; meno bugie, più trasparenza». Sono i cinque nuovi slogan che caratterizzano la nuova campagna di Sergio Giordani. Il candidato sindaco di Pd e Area civica ha deciso di investire su alcuni manifesti 6x3 e sulla comunicazione nelle pensiline alle fermate degli autobus.

«Una campagna che deve marcare in modo forte il cambio di passo necessario a Palazzo Moroni: serve più concretezza – chiarisce Giordani – D’altronde io non devo rispondere a nessun padrino politico, vedi Salvini. Lo ripeto: il mio partito è Padova e rispondo solo ai padovani».

Al primo posto tra i temi trattati nella campagna c’è il verde e la lotta allo smog: « “Meno smog, più alberi” è uno slogan chiaro: il mio impegno è per 20 mila alberi in più in cinque anni. E poi lo voglio dire chiaro alle associazioni ambientalista: mi impegno a spendere i soldi recuperati dalle multe agli autovelox per il trasporto pubblico. Io ho intenzione di fare tre Diretto Piazze non uno soltanto. Me li chiedono i padovani».

Gli altri slogan sembrano “pungere” direttamente il rivale Massimo Bitonci: meno litigi, meno annunci, meno chiacchiere, meno bugie. Accuse che sono state mosse in svariate occasioni dall’opposizione all’ex sindaco leghista.

Oltre allo smog però Giordani ha un altro tema a cuore in vista delle comunali: il sostegno allo sport di base. «Ho visto che il segretario generale ha bocciato l’impegno dell’amministrazione sulla manutenzione degli impianti sportivi. In più le piccole società si sono viste aumentare in modo sconsiderato le tariffe per l’utilizzo. Mi pare che sia necessario un cambiamento», sottolinea Giordani. Infine il capitolo ospedale: «Sono stati spesi fino a oggi 160 milioni di euro e altri 40 si spenderanno per la Pediatria. La logica suggerirebbe di completare quello che si sta facendo sul sito attuale. Ma ci confronteremo con università e esperti per decidere».

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