Giro del mondo e della sua varia umanità

Uomini d’azione e di successo uniti al sottoproletariato delle capitali europee o asiatiche, produzioni hollywoodiane e indipendenti, grandi attori e giovani leoni: c’è un po’ di tutto nello...

Uomini d’azione e di successo uniti al sottoproletariato delle capitali europee o asiatiche, produzioni hollywoodiane e indipendenti, grandi attori e giovani leoni: c’è un po’ di tutto nello scoppiettante Fuori concorso di Venezia 72 che completa la rassegna ufficiale della Mostra del cinema. Si comincia con le impervie vette dell’Everest da dove cercano di scappare Jason Clarke, Josh Brolin, Keira Knigthley ed Emily Watson: il regista islandese Baltasar Kormákur ricostruisce la tragedia che colpì due diverse spedizioni sul tetto del mondo, nel 1996. L’uomo contro un destino segnato: come nel film di chiusura, “Mr. Six” del cinese Guan Hu. Il suo Mr. Six da giovane era un noto teppista. Poi si ritrova a vivere solo in un vicolo di Pechino. Ma quando suo figlio Xiabo viene preso di mira da un gruppo di ragazzini ricchi e viziati, Mr. Six pianifica una strategia per salvarlo.

La vita cambia soprattutto quando è virata al Bene. È un po’ quanto accade anche ai due amici di “Non essere cattivo” di Claudio Caligari, scomparso tre mesi fa: da sempre attento al sottoproletariato romano, ambienta la sua ultima storia negli anni ’90 a Ostia. Era il periodo d’oro dell’effimero. Vittorio e Cesare, poco più che ventenni, cercano una pericolosa affermazione personale. Un’amicizia genuina che forse diventa amore è alla base di “Go with me” di Daniel Alfredson, regista svedese conclamato dal successo dei primi due film della trilogia “Millennium”: chiara la sua predilezione per il noir e il thrilling psicologico, confermata anche dal prossimo film, già pronto, “Kidnapping Mr. Heineken”, con Anthony Hopkins. Lo stesso grande attore è anche protagonista di “Go with me”. Tratto da un romanzo di Castle Freeman Jr., il film segue il ritorno di Lillian (Julia Stiles) nella sua città natale, diventando oggetto di molestie da parte di Blackway, ex poliziotto ora ras locale (Ray Liotta). La donna si oppone allo stalker chiedendo l’aiuto di Loster, un ex taglialegna (Hopkins). Ancora strane alleanze e vite border-line in uno dei film più attesi per il côté di attori annunciato per venerdì 4 settembre, quando arriveranno Jonny Depp (foto), Joel Edgerton e Dakota Johnson protagonisti di “Black Mass” di Scott Cooper, che descrive quanto accadde a Boston, nel 1970, quando un agente dell’Fbi, John Connolly (Edgerton) persuase il gangster irlandese James “Whitey” Bulger (Depp) a collaborare con l’Fbi per eliminare un nemico comune: la mafia italiana. Cast importante (Michael Keaton, Mark Ruffalo, Rachel McAdams, Stanley Tucci, Liev Schreiber) in “Spotlight” di Thomas McCarthy, che ricostruisce l’inchiesta del “Boston Globe”, che nel 2011 smascherò la copertura dell’arcivescovo Bernard Francis Law sugli abusi sessuali di alcuni sacerdoti pedofili.

Michele Gottardi

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