Grande Hotel Cristicchi, picchiatello show

Il cantante e autore romano a Treviso e a Chioggia
Simone Cristicchi stralunato e surreale si è fatto uno spettacolo su misura il «Grande Hotel Cristicchi»
Simone Cristicchi stralunato e surreale si è fatto uno spettacolo su misura il «Grande Hotel Cristicchi»
 
TREVISO.
Artista impegnato e cantante leggero. Una dicotomia che trova soluzione in Simone Cristicchi. Fa teatro, canta, si appresta a comporre la colonna sonora di un film. Vince San remo con dei versi sulla pazzia, mentre pochi mesi prima faceva il verso a Biagio Antonacci. Un artista pieno di apparenti contraddizioni, che lo rendono un figlio prediletto della modernità, in cui la contaminazione tra arti diverse è condizione quasi irrinunciabile. Insomma un intellettuale pop. Di questa contaminazione è figlio anche Grande Hotel Cristicchi, lo spettacolo che il cantautore romano sta portando in giro per la penisola da oltre un anno, e che questo weekend farà tappa in Veneto. Sabato alle 21.15 sarà al Bhr Hotel di Quinto di Treviso, e venerdì all'auditorium San Nicolò di Chioggia (Venezia) nell'ambito del Veneto Jazz Winter. Saranno due spettacoli a metà tra il teatro e la musica. Il tutto rivisitando molti pezzi pezzidella, seppur ancora breve, storia musicale di Cristicchi. La collaborazione tra Cristicchi e i Gnuquartet è nata da un cd lasciato ad un concerto, «fa parte della vita e della casualità degli avvenimenti. Erano venuti ad un mio live nel 2006, e mi hanno lasciato un loro cd in cui avevano inciso dei pezzi di De Andrè e di Tenco riarrangiati. - racconta il cantautore - Sono rimasto molto colpito e ho deciso di rincontrarli. Mi annoio facilmente, così ho bisogno sempre di nuovi stimoli. Poi ci siamo messi a lavorare sui pezzi per dar loro un vestito più intrigante». Il Grand hotel Cristicchi non è solo un concerto. «Ci sono brevi monologhi, c'è della poesia e ci sono le canzoni. - continua Cristicchi - Poi ci sono alcuni sketch ironici. Uno in particolare fa il verso ai provini per i talenti show, con i Gnuquartet che si improvvisano ballerini». X-factor, Amici sono le strade che oggi in molti provano a percorrere. «A me è andata diversamente. Ho partecipato ad alcuni concorsi, in particolare Musicultura. Lì sono stato notato nel 2005 da Francesco Migliacci. Consiglierei a tutti di partecipare a concorsi così». Tra pochi giorni inizia Sanremo «devo molto al festival, gran parte della mia carriera fino ad ora. Non è una pagina chiusa, magari tra qualche anno ci tornerò». Tra uno spettacolo teatrale, sta portando in teatro «Li romani in russia», basato sull'omonimo libro di Elia Marcelli che racconta la tragica del 1941-43, e una data del Grand hotel Cristicchi, il tempo non è molto. C'è spazio «per ascoltare qualche pezzo dei Baustelle e per comporre la colonna sonora di un film che uscirà in autunno».

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