Griggio, un nuovo colpo Il raggiro del ristorante

Il truffatore seriale smascherato ancora una volta dalla trasmissione “Le Iene” L’accusa: ha intestato un locale a un’inconsapevole ragazza e si è tenuto i ricavi
Di Alice Ferretti

Un vero truffatore seriale. Lui è Mattia Griggio, trentaquattrenne padovano smascherato ancora una volta dal programma di Italia Uno Le Iene. L’inviato Matteo Viviani è tornato a parlare di lui. Lui che da anni, secondo le accuse, raggira le persone usando sempre la stessa tecnica: si qualifica come promotore finanziario, promette investimenti a tassi molto redditizi e con i soldi e poi sparisce con i soldi ottenuti. In molti hanno creduto alle promesse di Griggio e si sono trovati con in mano un pugno di mosche. Tra questi anche Andrea, una sudamericana di 28 anni che si è ritrovata titolare di un ristorante che a pochi mesi dall’apertura aveva già un debito di 14 mila euro. Il locale è il Sur America di San Giorgio in Bosco. Mattia Griggio l’aveva preso tramite una fideiussione accettata dal titolare delle mura del locale. Al truffatore serviva qualcuno a cui intestare la nuova attività e ha trovato Andrea, giovane e in cerca di lavoro, che sulla rete aveva messo il suo curriculum con tanto di permesso di aprire un locale. La vicenda successiva la racconta lei: Griggio la contatta e le offre un lavoro come cameriera a tempo indeterminato a 1.500 euro al mese. Lui gestisce il locale lei è una dipendente, questi gli accordi. In realtà quello che interessa all’uomo è la licenza in possesso della ragazza. Dopo qualche giorno Griggio fa firmare alla ventottenne delle carte, permessi da consegnare in Comune dice, ma in mezzo agli incartamenti c’è un foglio. Un documento che spiega che il locale sarebbe stato aperto a nome della ragazza. Lei ingenuamente firma. Ma non basta. Mattia Griggio le fa aprire un conto intestato all’attività e si fa consegnare il libretto d’assegni. Quattro di questi assegni li fa firmare ad Andrea in bianco. Lei si fida. E lui in un mese e mezzo ci guadagna 9 mila euro in contanti e sparisce. Nessuno al locale viene pagato: dal proprietario delle mura, ai dipendenti, ai fornitori. Il buco è di 14 mila euro e lo deve pagare Andrea. La stessa sorte sarebbe potuta capitare al titolare del ristorante Angelo Azzurro di via Annibale da Bassano, a Padova. A luglio Mattia Griggio si è presentato nel locale dicendo di volerlo rilevare. «Ha detto che gli piaceva particolarmente la posizione e che avrebbe voluto farci un ristorante sudamericano», racconta Toni Dace, il titolare. «Ci ha chiesto a quanto avremmo ceduto l’attività. Così, tanto per sondare, gli ho risposto circa 200 mila euro. Dovevamo vederci dopo qualche giorno, mi doveva portare dei documenti cartacei a garanzia della sua persona ma poi è sparito». E il fatto che sia sparito questa volta per il proprietario del ristorante è stato una fortuna.

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