Hotel dismessi a Montegrotto, no a progetti per 23 milioni

MONTEGROTTO TERME. Più di 23 milioni di investimenti su due hotel dismessi di Montegrotto, progetti respinti al mittente da parte dell’amministrazione comunale di Montegrotto, desiderosa di conservare la vocazione turistica del territorio e di non dar vita ad azioni speculative.
Il “no” è arrivato a due progetti presentati in merito all’Hotel Bertha e all’Hotel Antiche Terme Tiberio.
Hotel Bertha. È singolare il caso che riguarda l’Hotel Bertha, storico albergo a cinque stelle della zona centrale di Montegrotto.
L’imprenditore veneziano, Sandro Favero, titolare della società Immobiliare 73, ha deciso, dopo quattro anni di standby, di cedere la struttura acquistata circa quattro anni fa. «Non ne potevo più», spiega Sandro Favero, imprenditore di Santa Maria di Sala.
«A Montegrotto e, comunque alle terme euganee, non si vuole guardare avanti e non si vuole dare agli imprenditori la possibilità di sviluppare e di rimettere in piedi gli hotel dismessi. Sull’Hotel Bertha avevamo un’idea rivoluzionaria, che avevamo presentato al pubblico con una conferenza stampa appena acquisito l’albergo.
Volevamo realizzare una grande clinica riabilitativa, rivolta soprattutto ai portatori di handicap. Ebbene, dopo numerosi tentativi, dal Comune ci è stato risposto di no, che non si vuole che quell’albergo diventi una clinica e che invece deve rimanere una struttura alberghiera».
Sandro Favero va giù durissimo e rincara la dose. «Non hanno capito nulla», sbotta. «Hanno gettato alle ortiche un investimento di 6 milioni di euro, che avrebbe dato una opportunità in più ai meno fortunati. Ho deciso quindi di cedere ad una società immobiliare romana, per lo stesso prezzo al quale avevo acquistato l’albergo, quindi 7,2 milioni di euro. In definitiva sul piatto c’erano più di 13 milioni di euro per la città di Montegrotto, rifiutati dal Comune».
La clinica avrebbe significato anche posti di lavoro. «Eravamo pronti ad assumere medici, personale di sala, cucina e invece nulla di tutto questo», rivela. «Non c’è la volontà alle terme di Abano e Montegrotto nemmeno di rivedere le strade e la viabilità. Poco male, perché i soldi adesso li andrò ad investire all’estero, acquisendo un hotel a Tenerife».
Terme Tiberio. Nelle ultime settimana in Municipio si è anche presentato un fondo milanese, pronto ad investire 10 milioni di euro sull’Hotel Antiche Terme Tiberio. Hotel dismesso, sul quale il Comune aveva aperto al cambio di destinazione d’uso in residenziale e commerciale.
Idea che aveva stimolato il fondo milanese, che era arrivato a fare una proposta concreta all’amministrazione comunale, proposta che prevedeva la realizzazione di appartamenti e negozi per un valore di ben 10 milioni di euro. L’amministrazione, per il momento, ha detto “no”.
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