I “ghost hunter” esplorano Villa Draghi «C’è il fantasma di una bimba che canta»

il caso
«Abbiamo rilevato all’interno della sala con camino di Villa Draghi a Montegrotto una voce di bambina ed un’inspiegabile interazione con la fiamma di una candela che si agitava o si affievoliva come a voler rispondere alle nostra domande». È quello che rivelano i test dell’associazione “Ghost Hunter” dopo aver effettuato un sopralluogo nel noto sito storico di Montegrotto.
cacciatori di fantasmi
Il sopralluogo dei “cacciatori di fantasmi” è iniziato con l’esplorazione di tutte le stanze di Villa Draghi decidendo infine di incentrare la fase della pre-indagine in alcuni ambienti come la stanza con camino e androne del primo piano e la saletta con lampadario verde del secondo piano. «Abbiamo svolto verifiche visive e strumentali come il controllo della temperatura e rilevamenti degli eventuali campi elettromagnetici per individuare ogni possibile fonte di inquinamento che avrebbe potuto influenzare la sperimentazione – raccontano i referenti dell’associazione – La seconda fase del sopralluogo serale si è incentrata nella preparazione, settaggio e nel posizionamento dell’attrezzatura per l’indagine notturna. Sono stati collocati tre registratori digitali: il “Sony” nel salone principale del primo piano, lo “Zoom” nell’androne dell’ultimo piano ed lo “Yamaha” nella saletta con il lampadario verde sempre al secondo piano. Nella sala con camino al primo piano abbiamo invece posizionato un microfono collegato ad un computer mentre nell’androne del primo piano abbiamo posizionato anche una foto trappola ad infrarosso».
La sala del camino
Ed è proprio nella sala del camino che qualcosa si è notato e soprattutto udito: «La strumentazione per l’acquisizione di registrazioni audio e la foto trappola sono rimasti a monitorare gli ambienti dalle 19.20 alle 21.30 senza nessuno all’interno della villa. L’indagine notturna, dalle 21.30 a mezzanotte, si è incentrata nell’acquisizione di video e sessioni fotografiche con l’ausilio di una macchina fotografica predisposta per l’ultravioletto e un registratore digitale con il quale abbiamo svolto alcune verifiche metafoniche. La prima stanza oggetto di ricerca è quella da noi chiamata “stanza con camino” al primo piano, dove abbiamo effettuato un esperimento metafonico mediante l’utilizzo di una radio sintonizzata sulle onde corte, cercando di sfruttare il rumore bianco. Tale metodo consente, già in fase di registrazione, un riscontro diretto alle domande che si formulano. Durante questa fase sono state fatte domande inerenti alla storia della villa, ai personaggi che l’hanno abitata ed ai fatti di cronaca di alcuni anni fa e, proprio in risposta ai nostri quesiti, abbiamo sentito il vocalizzo che sembrava essere di una infante, confermata anche in fase di analisi del modulato. Nell’analisi del tracciato sono poi emerse anche altre evidenze interessanti che non avevamo udito durante la sessione di metafonia. Molto chiaro il vocalizzo “dove sei” appena si cerca di sintonizzare la radio e, decisamente nitida, la “bambina stonata” in risposta al vocalizzo udito durante la sessione metafonica. In nessuna delle altre sale si sono verificati fenomeni di variazione di campo elettromagnetico e di temperatura. Ringraziamo il Comune per aver accolto la nostra richiesta di indagine in questo storico edificio». —
Federico Franchin
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