I nuovi proprietari della Fiera: «Pronti a investire 1,5 milioni l’anno»

PADOVA. Una fiera ad alto tasso tecnologico che punta ai servizi digitali e all’internazionalizzazione. «Per fare questo siamo pronti a investire almeno 1,5 milioni di euro all’anno». Questo il futuro del quartiere fieristico di Padova come illustra Andrea Olivi, presidente di GiPlanet che ieri mattina ha presentato il piano industriale della società alle categorie economiche.
«Il modello delle fiere tradizionali oramai è morto» spiega Olivi «ma non è venuta meno, in nessuna parte del mondo, l’esigenza di un sistema di promozione tradizionale e di specifiche occasioni di incontro fisico fra le persone. Pensiamo ad una piccola fiera tecnologicamente avanzata, intorno ai 30mila metri quadri, capace di fornire servizi e allestimenti all’avanguardia come quelli brevettati da GiPlanet. Non lavoreremo solo alla mera vendita di spazi ma al supporto complessivo fornito da servizi innovativi di comunicazione e promozione in loco, sul web e nell’ambito del marketing di prossimità».
Una rivoluzione digitale che punterà a eventi business e all’internazionalizzazione sia della Fiera sia del sistema produttivo locale, facendo del quartiere fieristico di via Tommaseo un centro di innovazione dove avranno spazio i fablab e le strutture di trasferimento tecnologico dell’Università, il Pst Galileo ma anche «una cittadella delle professioni pensata per fornire servizi di formazione continua ai professionisti e un incubatore d’impresa per le startup dei servizi e del sociale». Per il rilancio di una fiera in grave dissesto, il piano industriale di GiPlanet punta a una collaborazione che avvicini tutti i portatori d’interesse e le associazioni di categoria del territorio.
«Abbiamo pensato di inserire nel processo decisionale dei comitati specifici, sia per gli operatori fieristici partner di PadovaFiere sia per le associazioni di categoria e per i soci» continua il presidente di GiPlanet. «Una struttura che coinvolgerà concretamente questi soggetti. Penso a gente come Rossi, Baccaglini, Agnoletto, Multimedia3, Zed e altri organizzatori di eventi che fanno la differenza per Padova e che riteniamo siano risorse fondamentali per il futuro della Fiera. Lavoreremo assieme a loro, assieme alle categorie, ai soci pubblici e all’Università per individuare progetti, gestire eventi, ragionare di internazionalizzazione e rilanciare un’area le cui potenzialità sono tuttora enormi. Abbiamo le competenze, le tecnologie e i contatti internazionali grazie alle partnership con realtà mondiali dell’organizzazione di eventi di business come Abe (Advanced Business Events) specializzata nei settori dell’aerospazio e sicurezza, dell’automotive, del chimico farmaceutico».
Anche sul futuro di Fiera Immobiliare gli accordi sono chiari: «Saremo noi a corrispondere integralmente il valore degli affitti previsti dal contratto siglato con Gl, tramite il meccanismo dell’affitto del ramo d’azienda e senza subappalti» assicura Olivi «anche se speriamo sia possibile rimodulare i valori. In questa operazione mettiamo cuore, competenza e denaro, facendo partecipare, senza società veicolo o newco, la stessa GiPlanet, i suoi capitali e i suoi dipendenti e speriamo in una collaborazione convinta di tutti i soggetti coinvolti».
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