I pusher «Coppi e Bartali» con bici da novemila euro

Presi dai carabinieri due giovani spacciatori tunisini e sequestrati droga e soldi Incastrati nel tragitto tra la loro abitazione in zona Palestro e Borgomagno
Di Enrico Ferro

BORGOMAGNO. Li chiamavano “Coppi e Bartali”anche i clienti-tossicodipendenti, perché non capita tutti i giorni di vedere due spacciatori tunisini viaggiare in sella a biciclette del valore di 9 mila euro. Alla fine sono stati incastrati proprio per questa loro particolarità. I carabinieri del Nucleo investigativo li hanno seguiti scoprendo tutto: droga, soldi, nascondiglio. Una delle due biciclette era stata rubata ad un famoso avvocato padovano.

In manette sono finiti Marouen Rhimi, 24 anni e Aymen Ghanmi, 26 anni. Nella loro abitazione di via Hermada, zona Palestro, sono stati trovati 30 grammi di cocaina e 20 di eroina. Durante la perquisizione sono stati sequestrati circa 3 mila euro in biglietti di piccolo taglio e ben 12 sim card.

I due erano stati notati dai militari dell’Arma proprio perché si muovevano in sella a bici costosissime, soprattutto una delle due: una “De Rosa” personalizzata, sogno di ogni appassionato visto che si tratta di pezzi unici e numerati. Proprio per questa stranezza gli investigatori del maggiore Danilo Lacerenza hanno deciso di seguire i due nordafricani scoprendo che facevano la spola tra casa (dove tenevano la droga) e Borgomagno (dove prendevano gli ordini). Mercoledì sera il blitz decisivo.

Quando alla bici da 9 mila euro, era stata rubata dieci giorni fa in via Roma ad un famoso avvocato che opera nel mondo della finanza. Inutile negarlo: era disperato. E quando i carabinieri l’hanno contattato per avvertirlo che era stata trovata, si è quasi commosso.

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