Il racconto della zia del bimbo: "Le immagini parlano da sole"

Riceviamo e pubblichiamo il racconto della zia del bimbo di 10 anni portato via da scuola: "I bambini non sono fantasmi, vanno ascoltati"

PADOVA. Un video trasmesso da "Chi l'ha visto?" ha creato un mare di polemica su una storia molto difficile e dolorosa che riguarda un bimbo di 10 anni. Il piccolo è stato prelevato a scuola dalle forze dell'ordine per dare attuazione alla decisione del giudice che ne aveva disposto il trasferimento in una comunità. Tra i numerosi commenti ricevuti dal sito del Mattino di Padova anche quello della zia del bimbo, presente nel momento dell'episodio. Lo pubblichiamo integralmente:

Sono la zia del video in questione, ringrazio tutti i commenti di sostegno. Per chi se lo domanda, l'unica motivazione addotta dallo "psichiatra" e seguita dai giudici, è stata la PAS. In casa sua il bimbo viveva splendidamente, un bambino modello con tutti 10 a scuola, madre professionista incensurata. La pas è già uscita dal dsm-5 anzi non è mai entrata, ora bisogna farla uscire dai tribunali.

Abbiamo bisogno del supporto di tutti. Bisogna ribellarsi ad un paese che usa parole come democrazia e civile, ma non ne conosce il significato. I bambini vanno ascoltati, non sono fantasmi senza parola, volontà e pensiero. Il padre non solo era presente ma è una delle persone che lo trascina per i piedi sull'asfalto, poi in auto e dice di chiudere la portiera in fretta, sul mio braccio tenuto stretto dalla mano di mio nipote. Quindi avete potuto vederlo e forse capire perché il bambino rifiutasse di vederlo da solo. L'altro a trascinarlo è il famoso psichiatra ctu che diagnostica malattie inesistenti e che doveva essere presente per assicurarsi del "benessere psicofisico" del bimbo. L'altro ancora è un enorme poliziotto in borghese, che tiene braccio e mano sul collo di mio nipote mentre mi chiede di aiutarlo e dice che non respira. Le immagini parlano da sole, io arrivo da lontano, e il bambino, cara questura, era già per terra con 3 adulti addosso.

Del resto viene anche da chiedersi come avrei potuto ostacolare tre uomini enormi, da sola, con una telecamera in una mano e l'altra mano che consolava mio nipote, mentre altri avevano immobilizzato mio padre, il nonno invocato dal bimbo in aiuto. Ma per questo oltre che la telecamera ci sono testimoni oculari, quindi non serve dilungarsi oltre.

CHI VUOLE AIUTARCI A LIBERARE QUESTO BAMBINO INNOCENTE, COLPEVOLE SOLO DI AVERE PAURA DEL PROPRIO PADRE, A TORTO O RAGIONE, MA LA SUA PAURA RIMANE COME DATO DI FATTO E VA ASCOLTATA, NON IGNORATA; CHI VOGLIA CREDERE A COSA RACCONTA UN BAMBINO O MENO, MA VOGLIA DIFENDERE IL DIRITTO INALIENABILE DEI MINORI AD AVERE UNA VITA SERENA CON I FAMILIARI CHE LI HANNO CRESCIUTI E AD ESSERE CONSIDERATI ESSERI SENZIENTI E DOTATI DI EMOTIVITA' E INTELLIGENZA: VENITE TUTTI DOMATTINA DALLE 8 IN POI ALLA SCUOLA ELEMENTARE CORNARO DI CITTADELLA (PD) VIALE DELLO SPORT.
SE L'INGIUSTIZIA DIVENTA LEGGE, SI HA IL DOVERE DI RESISTERE.

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