Il restauro della facciata sud ora svela gli affreschi del Catajo

Il Castello che ha riaperto  al pubblico, offre ai visitatori anche la sala della pallacorda e la cappella degli imperatori Ripulite le statue del Bonazza

BATTAGLIA TERME

Una nuova pagina di storia dell’arte del Castello del Catajo di Battaglia Terme, è riemersa dagli ultimi restauri che hanno interessato la facciata sud dell’edificio, dove sono posizionate la cappella degli imperatori e la sala della pallacorda. Durante le prime operazioni di pulizia dello strato di intonaco originale del ’600, a distanza ravvicinata agli occhi dei restauratori si sono mostrate inconfondibili tracce di colore ad affresco, ma soprattutto perfettamente conservate le incisioni che gli artisti del tempo utilizzavano come disegno preparatorio alla realizzazione dell’opera. I pittori del rinascimento incidevano sull’intonaco ancora fresco il perimetro delle figure che poi andavano a riempire di colore. Alla luce di questa scoperta è diventato chiaro che nel passato l’intera facciata del grande maniero euganeo era dipinta, confermando l’attendibilità della stupefacente incisione del 1669 che fino a poco tempo fa sembrava fantasiosa.

«La fase più complessa è stata ripassare con un acquerello color seppia tutte le incisioni che l’occhio umano a distanza non sarebbe riuscito a percepire; quello che ne è uscito è una sconfinata texture di motivi decorativi, architettonici, geometrici e con mascheroni», spiega il direttore del Catajo, Marco Moressa. Le operazioni di restauro che hanno riguardato anche i due gruppi scultorei, eseguite dall’architetto Cristiano Paro con lo Studio P4, hanno permesso di accertare che l’autore delle statue è Giovanni Bonazza, uno dei più noti scultori del ‘700 veneziano. «Man mano che si procede con i restauri, questa che è una tra le dimore storiche più vaste d’Italia, sembra essere una sorta di miniera d’oro dell’arte», aggiunge Moressa. «Tolte le impalcature, ora anche questa parte della facciata è visibile al pubblico il sabato e la domenica. Dalla scorso fine settimana il Catajo ha riaperto alle visite, in sicurezza, assieme ai suoi saloni affrescati, al parco storico e al lago sul quale la facciata appena restaurata s’affaccia, specchiandosi sulle acque costellate di ninfee». ––

Gianni Biasetto

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