“Il segreto dei suoi occhi”

Ricordate il film argentino “Il segreto dei suoi occhi”, Oscar 2010 come miglior film straniero? Era una piccola storia, ricca di pathos e sentimento, precisa nel raccontare un amore impossibile tra un poliziotto e una giudice istruttore. Hollywood se ne impadronisce per il remake di Billy Ray, che pur non sfigurando al confronto – anche per la presenza del regista di allora Juan José Campanella come produttore – non ha la forza evocativa dell’originale: pur mai banale, soprattutto nelle protagonisti femminili, l’elegante giudice Nicole Kidman e la poliziotta Julia Roberts invecchiata e assai meno charmante, obnubilata dal dolore per l’omicidio della figlia, questa versione ha ritmo serrato grazie a un montaggio che pure a tratti rievoca i classici telefilm di casa Fox. Quello che il film originario attribuiva alla dittatura, qui invece è la conseguenza dell’11 settembre: è dopo la strage del 2001 che l’agente dell’Fbi Ray Kasten (Chiwetel Ejiofor), assegnato al controllo di una moschea di Los Angeles, si trova a dover indagare sull’omicidio della figlia della collega Jessica, Caroline, stuprata e uccisa da un presunto informatore, coperto perché si spera porti a cellule islamiche dormienti. Davanti all’omertà, Ray abbandona la polizia e Los Angeles per tredici anni, salvo tornare quando è convinto di avere nuovi elementi. (mi.go.)
Durata. 110’ – Voto: ** ½
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