«Io sindacalista cacciato dall’assemblea»
PADOVA. Giovedì pomeriggio, il sindacalista di Sls (Sindacato, Lavoro e Società) Vittorio Rosa, è stato allontanato dall’assemblea dei lavoratori della lavanderia industriale Alsco (in tutto 120), dopo che l’azienda aveva fatto arrivare nella sede di via Vigonovese 277 i carabinieri. Lo riferisce lo stesso Rosa. «“Come ho fatto già altre volte in passato, mi sono recato all’assemblea promossa dalle Rsu, tra cui abbiamo degli iscritti, per partecipare al dibattito in corso per sollecitare il rinnovo del contratto integrativo, scaduto da due anni», spiega il sindacalista in una nota, «I dirigenti, appena sono venuti a conoscenza della mia presenza, avrebbero chiamato i carabinieri. La cosa sconcertante è che la società americana (sede nazionale a Milano e 12 stabilimenti in Italia, fondata a Salt Lake City 130 anni fa) ha minacciato eventuali sanzioni disciplinari ai lavoratori riuniti in assemblea, mettendo in atto una chiara attività anti-sindacale finalizzata a limitare il diritto di assemblea e decidendo unilateralmente se fare o non fare un’assemblea e chi può partecipare ad essa».
A questo punto sia i delegati di Sls che i colleghi dell’altro sindacato di base presente in azienda, Adl/Cobas, anticipano di valutare il ricorso all’autorità giudiziaria e di continuare a sostenere i diritti dei lavoratori e la libertà di espressione. Non è la prima volta che l’Alsco, l’azienda che lavora anche e specialmente per gli ospedali, viene alla ribalta per episodi sindacali. Pochi mesi fa sempre i sindacati di base hanno organizzato un presidio di protesta davanti alla sede di Camin sempre per sollecitare il rinnovo del contratto integrativo. —
F. Pad.
Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova