La “banda dei Rolex” condannata a 18 anni

Pene pesanti per la banda dei Rolex davanti al gup Chiara Bitozzi. L’indagine su sette rapine avvenute in città era stata coordinata dal pubblico ministero Roberto D’Angelo. Raffaele Pezzella 39 anni, è stato condannato a 5 anni e 8 mesi, attualmente agli arresti domiciliari nella sua casa di Napoli (difensore il penalista Riccardo Benvegnù), Vincenzo Tolomelli, 29 anni, 6 anni e 4 mesi e Gennaro Riccio, 27, 6 anni e 4 mesi (questi ultimi due sono ancora in carcere). I 3 trasfertisti erano accusati anche di ricettazione e riciclaggio.
Secondo la pubblica accusa aggredivano tranquilli automobilisti e passanti con dei Rolex al polso. E li spogliavano dei preziosi orologi. La pubblica accusa aveva chiesto 9 anni e quattro mesi di carcere per Tolomelli e Riccio, 6 anni e otto mesi per Pezzella. Venivano da Napoli, alloggiavano in un bed and breakfast sul lago di Garda e poi raggiungevano Padova a caccia di orologi di lusso. Tutto organizzato nei minimi dettagli: furgone a noleggio, scooter con targhe contraffatte all’interno e blitz mirati contro imprenditori, agenti di commercio e benestanti. La “banda dei Rolex” era stata sgominata dalla squadra mobile di Marco Calì. Gli investigatori, grazie anche alle telecamere di videosorveglianza del Comune, erano riusciti a individuare e arrestare Pezzella dopo sei colpi ravvicinati: sei orologi in tutto, sessantamila euro di bottino totale. Ma dopo aver rapinato imprenditori, anziane e procuratori sportivi i tre banditi in trasferta a Padova avevano lasciato qualche traccia. I quadranti della città in cui la banda di trasfertisti era solita colpire a Padova erano tre: Stanga, via Facciolati e via Sorio. Due motorini “puliti”, un furgone preso a noleggio per caricarli e un'auto parcheggiata con cui scappare: la tecnica era semplice ma molto efficace. I giorni scelti per colpire sempre gli stessi: martedì o mercoledì. Dopo il primo arresto e dopo mesi di successiva indagini corredate anche da intercettazioni telefoniche, gli uomini della Mobile sono riusciti ad arrivare anche a Tolomelli e all’altro complice. Sono stati recuperati anche sei orologi, tra cui un preziosissimo Rolex da donna tempestato di diamanti. In una intercettazioni i membri della banda esultano per il pezzo forte: l’orologio con i diamanti, rubato proprio a Padova. A.: «Hai visto l'orologio? Ua' l’orologio tutto tempestato di brillanti dentro!». R.: «Lo sappiamo, lo sappiamo (con tono di chi sa già di cosa si parla)». A.: «Mamma del Carmine (esclamazione di stupore o meraviglia)». R.: «Lo sappiamo». A.: «Ma come lo sapevi tu?». R.: «Eh, te l'ho detto! Io ogni tanto faccio la maga! (con tono ironico)».
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