La fabbrica dove nascono i dinosauri

Costruito a Quarto d’Altino lo Spinosaurus promosso dal National Geographic ed esposto a Milano

Jurassic Park, a confronto, è solo quello che è, pura fantascienza. Qui invece, a Quarto d’Altino, i dinosauri nascono davvero, sono enormi e così spaventosi che a entrare di notte nel capannone ci si potrebbe restare secchi. E sono perfetti, così perfetti che è una benedizione che non esistano bacchette magiche votate al peggio.

Geo-model, azienda artigiana con sede a Quarto d’Altino, è la clinica dove, a dispetto delle certezze scientifiche e delle ere geologiche, i dinosauri nascono ancora oggi. Nascono secondo le indicazioni che arrivano dagli studiosi, messe in pratica con antica cura artigianale, e poi attraversano il mondo, e vanno a fare bella mostra nelle città più importanti. A dargli vita è uno staff di esperti, a trasformare le conoscenze in bestioni è Mauro Scaggiante: una lunga esperienza nel campo della scenografia (teatrale e non solo, anche per mostre, parchi di divertimento e perfino vetrine di grandi catene commerciali), nel 2009 ha avviato una produzione di modelli di animali preistorici, realizzati in collaborazione con un gruppo di palentologi.

Sono nati così modelli in scala reale, talmente curati nei dettagli e nei particolari da attirare l’interesse della National Geographic Society. E degli studiosi che, quando c’è da fare una riproduzione in dimensioni reali, arrivano nella terraferma veneziana.

Così è accaduto anche per lo Spinosaurus aegyptiacus, nato a Quarto d’Altino e volato prima a Washington, per fare bella mostra davanti alla sede della società, e ora a Milano per una mostra appena inaugurata a Palazzo Dugnani, organizzata tra le manifestazioni dell’Expo e aperta fino al 10 gennaio del prossimo anno.

Lo Spinosaurus a Milano è presente in due versioni: quella “in vivo” con la riproduzione della pelle e dei colori accoglie i visitatori nel parco del Palazzo. È la stessa che è stata esposta a Washington, e da lì il bestione è arrivato in tanti pezzi, per farsi poi docilmente riassemblare. All’interno, la parte più propriamente scientifica, dove campeggia lo scheletro ricostruito attraverso la scansione dei fossili e la stampa in 3D. Attraverso animazioni, filmati degli scavi, modelli anatomici e una serie di iniziative didattiche, è possibile sapere tutto su questo impressionante animale preistorico che 95 milioni di anni fa nuotava nei grandi fiumi che rendevano il Nord Africa un'immensa foresta tropicale.

La veneziana Geo Model ha lavorato dando forma agli studi dei paleontologi Cristiano Dal Sasso e Simone Maganuco, del Museo di Storia Naturale di Milano, insieme a Matteo Fabbri dell’Università di Bristol e Dawid Iurino dell’Università Sapienza di Roma. Il modello sul quale hanno lavorato è quello ricostruito grazie ai fossili emersi nel deserto del Marocco.

Il modello “in vivo” ha conquistato, lo scorso ottobre, la copertina del National Geographic Magazine.

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