La guerra di Bitonci: «Così chiuderemo il Centro Ingrosso Cina»

PADOVA. Massimo Bitonci dichiara guerra al Centro ingrosso Cina in zona industriale. Ma cambia strategia: di fronte ai limiti dimostrati dal sistema di "controlli&sanzioni" condotti fino ad oggi, ora il sindaco punta ad attaccare sul fronte dell’urbanistica. «I controlli che effettuiamo regolarmente, dimostrano che le vendite al dettaglio sono una costante» spiega Bitonci «ma il commercio al minuto di una serie di venditori all’interno di uno stesso centro, lo trasforma automaticamente in centro commerciale. E, quindi, noi intendiamo fare una verifica urbanistica per assicurarci che vengano rispettati gli standard richiesti, appunto, per i centri commerciali».
La battaglia di associazioni del commercio e istituzioni per fermare la vendita ai privati sprovvisti di partita Iva, dura da tempo in città con risultati deludenti, a causa di quelle che vengono definite «armi spuntate».
Il picco delle infrazioni, si registra soprattutto nel finesettimana con arrivi anche da oltre confine per fare incetta di materiale elettronico: «Si tratta di una gestione al di fuori di qualunque tipo di normativa, sleale nei confronti dei dettaglianti che rispettano le regole - prosegue Bitonci - e noi siamo determinati a bloccare questo modo di operare. È evidentemente una questione delicata, ma verificheremo la possibilità di emettere un’ordinanza di sospensione dell’attività. Inoltre - ricorda - stiamo provvedendo a cancellare anche il diritto di vendita al dettaglio previsto nel settore tessile per i proprietari di capannoni superiori ai 1000 metri, attraverso una modifica dei parametri della Zip».
La tattica di “assedio” è presto svelata: «Stiamo parlando di un centro nato per la vendita all’ingrosso che, come tale, dovrebbe sottostare a regole precise e, invece, la vendita al dettaglio viene esercitata in modo surrettizio. I centri commerciali hanno regole urbanistiche molto simili a quelle per i siti dedicati al pubblico spettacolo - aggiunge Bitonci - per questo il tema non è solo commerciale, ma diventa anche urbanistico. Chiederemo quindi che ci dimostrino che vengono rispettati gli standard per questo tipo di vendita: parcheggi, accessibilità per i Vigili del fuoco e vie di fuga. Questo, dovrebbe consentirci di sanzionare tutto il centro, non solo il singolo venditore al dettaglio».
Sempre sul fronte dell’aumento dei controlli in zona industriale, ieri la Giunta ha approvato una modifica al regolamento del Mercato all’ingrosso dei prodotti agroalimentari (Maap) finalizzato a una vigilanza più efficace. In particolare, le modifiche sono finalizzate a «rideterminare le competenze della direzione soprattutto in ordine alle attività di controllo interne; realizzare e focalizzare un attento controllo all’interno del mercato da parte della Polizia locale» e, ancora, previsto «l’obbligo di attestazione della regolarità contributiva per gli operatori del mercato e il conseguente adeguamento della parte sanzionatoria».
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