La mamma: non cambia la sostanza

Per la donna “io e il padre potremo vederlo alle stesse condizioni”
POLETTO.CONFERENZA STAMPA MAMMA BIMBO CONTESO CITTADELLA
POLETTO.CONFERENZA STAMPA MAMMA BIMBO CONTESO CITTADELLA

CITTADELLA - «La decisione della Corte d’appello di Brescia non cambia la sostanza: l’unica variazione è che da venerdì scorso i tempi di affido sono di fatto uguali tra me e il mio ex marito, prima stava un pò di più con me. Penso non sia corretto dire torna al padre perché non ho posto la questione di togliergli la patria podestà»: questa la “lettura” del pronunciamento dei giudici lombardi data dalla madre del ragazzino di Cittadella al centro da mesi di una disputa giudiziaria per l’affidamento. «Oggi il bimbo - ha aggiunto la donna - è andato a prenderlo a scuola il padre, mentre stamani l’ho accompagnato io dopo aver trascorso con lui il fine settimana. Dovrò fargli capire che adesso passerà più giorni con il padre. È grande e capirà. I giudici hanno detto che avrà due casè». Secondo la donna, la battaglia legale non è comunque ancora terminata - «i giudici di Brescia non hanno sentito mio figlio per capire quale è la sua volontà» e nell’affido del ragazzino c’è un ruolo primario dei servizi sociali -, ma la madre assicura che non si ripeteranno scene come quella accaduta nell’ottobre scorso quando il ragazzino fu prelevato a forza all’esterno della scuola per l’affido in esclusiva al padre. «Per il suo bene - ha concluso - meno notizie si danno e meglio è. Sta finendo la scuola elementare e sta andando molto bene».

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