Ladro e rapinatore seriale la polizia circonda l’hotel

Blitz a Ponte di Brenta, in manette Fiore Ricci: nella stanza aveva 8.500 euro Potrebbe essere il capo della “banda del finestrino”, indaga la Squadra mobile
Di Enrico Ferro
FERRO - CONFERENZA IN QUESTURA. RICCI FIORE
FERRO - CONFERENZA IN QUESTURA. RICCI FIORE

I poliziotti della Squadra mobile hanno circondato l’albergo in cui dormiva da due giorni e hanno fatto irruzione nella sua stanza all’alba. Fiore Ricci, 24 anni, nomade, primo reato commesso a 13 anni, una sfilza di precedenti penali alle spalle, è passato dal sonno alle manette senza rendersene conto. Era ricercato da più di un mese e mezzo, da quando il giudice aveva spiccato nei suoi confronti un ordine di carcerazione di due anni e quattro mesi per furti e rapine. Fiore Ricci è il nomade che nel 2011 ha pestato di botte il paninaro di Ponte di Brenta. Fiore Ricci, probabilmente, è anche il ladro seriale che manda in frantumi i finestrini delle auto per rubare le borsette alle donne alla guida.

Nella stanza dell’hotel Paola in cui alloggiava dopo aver presentato un documento falso, gli investigatori del vice questore aggiunto Marco Calì hanno trovato 8.500 euro in contanti, collane e gioielli, tre borse griffate. Nella sua auto invece, una Peugeot 206 azzurra, c’erano le forbici usate per scassinare le serrature e un guanto utilizzato per non lasciare le impronte digitali. Non solo. Nel corso dei rilievi all’interno dell’abitacolo sono stati trovati anche alcuni frammenti di finestrini d’auto. Ed è questo il particolare su cui ora gli uomini della Mobile stanno indagando. Sì, perché tra gennaio e febbraio si era diffuso il panico per un bandito che imperversava all’Arcella. Un bandito che prendeva di mire le donne alla guida delle loro auto. Le affiancava, attendeva che rallentassero, infrangeva il finestrino e rubava la borsa appoggiata sul sedile del passeggero. Si contano cinque o sei colpi in pochi giorni. L’ultima vittima aveva descritto il malvivente agli agenti facendo riferimento alla “faccia tonda”. Il capo della Squadra mobile Marco Calì lancia un appello: «Se qualcuno dovesse riconoscerlo o comunque riconoscere qualcuno degli oggetti rubati, si faccia vivo in questura a Padova».

Fiore Ricci era latitante dallo scorso mese di gennaio. Quando è diventato esecutivo l’ordine di carcerazione che gli impone due anni e quattro mesi di detenzione, il giovane si è dato alla macchia. Dopo anni trascorsi nel campo nomadi di Legnaro, attualmente abitava ad Albignasego in vicolo Manara.

Figlio di Vittorio Crovi e Leda Ricci, cugino di Emanuele Crovi (rimasto ucciso nel corso della rapina al gioielliere Piras di Abano Terme), nipote di Rodolfo Crovi (autore del sequestro Snaidero negli anni ’80). Fiore Ricci è anche uno degli autori della brutale aggressione al paninaro di Ponte di Brenta, a febbraio del 2011. Insieme ad un amico, dopo essersi lamentato del servizio, salì sul furgone e cominciò a prendere a calci e pugni il titolare Andrea Adriani, successivamente medicato al pronto soccorso. In quel frangente sparì anche il cassetto del registratore di cassa con 800 euro in contanti all'interno. Era comunque già conosciuto dalle forze dell'ordine per aver tentato di investire alcune persone nel 2009 sul piazzale del foro boario in corso Australia. Ora questo nuovo periodo in carcere e l’indagine sul suo conto per i colpi sulle auto all’Arcella.

@enricoferro1

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