L’arte del riciclaggio

di Cinzia Gagliardo
PADOVA
Un mese di iniziative ed eventi sul tema “arte ed ambiente” è quello che prende il via oggi, dalle 18.30 all’ex Macello, in via Cornaro a Padova, con l'inaugurazione di RicCa 2013, Biennale Internazionale di Arte e Design e politiche di sostenibilità ambientale. Questa quinta edizione vede la partecipazione di quaranta creativi selezionati dalla giuria composta da Enrico Bossan, fotografo di fama internazionale, Francesca Bottacin, ricercatrice e docente di storia dell'arte all’Università di Urbino e del Texas ed Enzo Siviero, professore ordinario allo Iuav di Venezia. In particolare, ad aggiudicarsi i vari premi in palio sono ventitré artisti che utilizzano i più svariati linguaggi visivi e diciassette designer, selezionati, che hanno dato vita a oggetti e opere tutte aventi come comune denominatore il ri-utilizzo di materiali di recupero che, attraverso la loro creatività e il loro ingegno, hanno acquistano una nuova dignità, oltre che una nuova vita con esisti davvero originali e addirittura sorprendenti.
L’impiego di materiali poveri o di rifiuti è stata una costante nell’arte del Novecento su cui si sono confrontati molti grandi nomi come Marcel Duchamp o Kurt Schwitters, ottenendo risultati che hanno contribuito a cambiare il decorso della stessa storia dell’arte. L’etichetta "Trash Art", però, non sembra calzare a pennello alle opere in mostra alla RicCa, anzi sembra essere quasi riduttiva. «Quello a cui abbiamo dato vita è un organismo nuovo» sostiene Marisa Merlin, artista padovana e curatrice della mostra «in cui il tema dell'ambiente e del ri-uso è stato trattato a 360° perché, nel corso delle varie edizioni, il confine è stato sempre più ampliato». E argomento anche di grande attualità, viene da dire, perché non passa giorno che le problematiche ambientali e le loro innumerevoli implicazioni non saltino alla ribalta mediatica nella nostra società, come sottolinea l'artista Silvia De Gennaro, in concorso con “Monno Monnezza”, che ricorda come ogni anno gli italiani buttino via 37 miliardi di euro di cibo, pari a il 3 % del Pil , che basterebbero per sfamare l'intera Spagna.
Ma la novità più interessante di questa nuova edizione della manifestazione sembra essere il respiro internazionale, che sta a indicare la credibilità del progetto e il suo stato di salute, nonostante le difficoltà che le iniziative culturali incontrano in questo periodo di contrazione economica: ci sono state candidature provenienti da tutta Europa, in particolare da Germania, Francia, Belgio, Zimbabwe, Stati Uniti e da paesi scandinavi come la Finlandia che ha ben due partecipanti, Tarja Wallius e la padovana Erika De Martino che proprio a Helsinkii, dove vive e lavora da molti anni, ha trovato fortuna. Ma oltre alla De Martino, sono numerosi anche i veneti che partecipano a RicCA: Enrico Marcato, Rino dal Pos, Flavio Galletti, Anastasia Moro, Antonio Panzuto, il più noto Virgilio Barison e alcuni studenti, con rispettivi insegnanti, del Liceo Artistico “Modigliani” e del “Pietro Selvatico”.
Presenti, inoltre, due progetti dal grande valo. re sociale, oltre che culturale, realizzati da enti che operano all’interno delle case circondariali di Rebibbia e di Treviso, rispettivamente l'associazione “Artwo” e la “Geco- Laboratorio artistico e cooperativa alternativa” e interamente creati da detenuti.
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