Lasciano gli animali nel B&b: denunciati per abbandono

L’uomo è tutt’ora ricercato mentre la moglie è detenuta nel carcere di Montorio. Insieme alle sorti del piccolo zoo della coppia, resta incerto anche il destino dell’urna cineraria contenente i resti della madre della quarantenne

Edoardo Fioretto
Un gatto in una foto d'archivio
Un gatto in una foto d'archivio

È stato denunciato formalmente per abbandono di animali il marito della donna di quarant’anni di origini ungheresi, arrestata il 21 ottobre scorso dai carabinieri in una clinica veterinaria dell’Arcella. Su di lei, A.T.V., pendeva un mandato di cattura internazionale emesso dal tribunale di Budapest per reati fiscali.

La coppia, probabilmente per sfuggire all’arresto nel paese natale, aveva trovato rifugio in un B&b del centro storico di Padova. Qui i due si erano trasferiti a fine luglio, alloggiando per un totale di settanta giorni ma pagando la stanza solamente giorno per giorno.

La bizzarria? Avevano dichiarato ai proprietari dell’appartamento di essere arrivati con un cane e un gatto: in realtà, dopo l’arresto e l’arrivo nell’alloggio di carabinieri e agenti della Polizia locale, è stato scoperto un piccolo zoo. Tra valige semi disfatte e mobili vivevano la bellezza di undici animali domestici. Nel dettaglio, quattro cani, sei gatti e un coniglio. Peccato che quando sono scattate le manette ai polsi della donna, il marito abbia fatto perdere le sue tracce. Lasciando gli animali, per l’appunto, da soli nel B&b fino alla scoperta da parte delle forze dell’ordine.

Con la donna attualmente reclusa nel carcere femminile di Montorio, nel Veronese, la custodia su cani e gatti sarebbe dovuta ricadere sul quarantaseienne ungherese, T.V., che risulta ora, di fatto, latitante. Sulle sue tracce si sono messi gli agenti della Polizia locale, e non è escluso che un’indagine sia in corso anche da parte dei carabinieri che hanno cooperato alla cattura della donna.

Per ora gli animali sono affidati al centro veterinario dell’Usl, sebbene la struttura non sia attrezzata o predisposta per ospitarli per lungo tempo. Un’eventuale affido o adozione potrebbe avvenire solo dopo la rinuncia alla proprietà da parte della donna in carcere.

Insieme alle sorti del piccolo zoo, resta incerto anche il destino dell’urna cineraria contenente i resti della madre della quarantenne. «L’ho dimenticata in un’anta del B&b», aveva riferito ai proprietari, che dopo l’istruzione arrivata dal carcere si sono ritrovati la bizzarra scoperta. Dell’urna, per ora, nessuno saprebbe invece che farne. —

 

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