L’eclissi delle Padovanelle: ora è l’hotel del degrado

PONTE DI BRENTA. Da uno dei più prestigiosi hotel della città a incontrastato regno del degrado. Questo è diventato ormai da tempo l’albergo ristorante “Le Padovanelle” di via Chilesotti. Ritrovo di sbandati, tossicodipendenti e senza fissa dimora in cerca di un rifugio per la notte, la struttura versa ora nell’incuria più assoluta. Finestre rotte, vetri a terra, reti arrugginite, materassi sporchi, coperte, cocci di bottiglie, sporcizia e bivacchi. E’ quello che si trova inoltrandosi all’interno dell’ex hotel.
La struttura è rimasta quella di un tempo, ci sono ancora le camere da letto ammobiliate, con tanto di telefono, i bagni con i sanitari, la hall con qualche poltrona, il bar ancora munito di bancone, nonostante tutto ormai cada a pezzi. Non è difficile immaginare cosa possa accadere soprattutto quando cala il buio, in una struttura che versa in simile abbandono. I carabinieri di Noventa Padovana hanno individuato il problema e hanno eseguito più volte controlli all’interno dell’area dismessa nell’intento di eliminare bivacchi e giacigli abusivi.
E pensare che un tempo l’hotel ristorante “Le Padovanelle”, nato nel lontano 1966, era uno dei più belli della città, frequentato dai Benetton, gli Zoppas, i Marzotto, Zonin, Del Vecchio, Tabacchi. Punto di riferimento anche di tanti politici, tra cui Galan, gli ex sindaci Crescente, Bentsik, Settimo Gottardo e l’ex primo ministro Rumor. Il ristorante le Padovanelle negli anni ’90 era stato addirittura il primo a ricevere in città una stella dalla Guida Michelin, con alla guida delle cucine Erminio Alajmo, oggi patron delle Calandre. I tempi d’oro per “Le Padovanelle”, lo splendido albergo-ristorante con 40 camere, piscina, immerso nel verde e a due passi dall’ippodromo dopo poco più di 40 anni dall’apertura finiscono. Nel luglio 2008 chiude per mancanza di clienti e da quel momento inizia l’inesorabile discesa fino allo stato di degrado a cui è arrivato oggi.
Di proprietà della fondazione Breda, dopo che per decenni era stato di una società il cui presidente era Franco Grassetto, figlio di Ivone il fondatore, l’hotel ristorante “Le Padovanelle”, così come l’ippodromo, da tempo è in vendita, per un valore complessivo di 14 milioni di euro, ma per ora nessuno sembra essere interessato all’acquisto.
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