Lo scontro tra Saia e Paolocci cominciato per la Tecnotraffico

La società che ha realizzato i T-red a Cittadella è approdata a Padova quasi contemporaneamente al capo dei vigili
MALFITANO - AGENZIA BIANCHI - PADOVA - FESTA VIGILI URBANI. PAOLOCCI
MALFITANO - AGENZIA BIANCHI - PADOVA - FESTA VIGILI URBANI. PAOLOCCI

PADOVA. Se c’è un momento in cui si può far risalire l’inizio della fine per la giunta Bitonci è quando al cancello del municipio si è presentato Antonino Tysserand: 58 anni, originario del Viterbese ma residente a Orvieto, gira l’Italia con la sua Tecnotraffico srl come società di servizi e installatrice di T-Red.

A Palazzo Moroni non arriva senza una presentazione: a introdurlo è infatti il comandante della polizia locale Antonio Paolocci, che lo aveva conosciuto nel 2010 a Cittadella. La sua società diventerà uno degli elementi di frizione con l’assessore alla Sicurezza Maurizio Saia.

Da Cittadella a Padova. Che nel corso dei due anni e mezzo di giunta Bitonci molte cose siano transitate da Cittadella a Padova è cosa nota a tutti. Normale (o quasi) è che accada anche per il servizio di riscossione delle multe. L’ultimo atto di Paolocci da comandante della polizia locale di Cittadella prima di arrivare a Padova è stato quello di affidare (dopo una gara ad evidenza pubblica) la gestione della riscossione delle multe all’associazione di imprese tra Tecnotraffico e Megasp srl. L’atto è dell’11 novembre 2014, quattro giorni dopo Paolocci prende servizio a Padova.

Passa l’inverno e Megasp arriva anche a Padova: il 31 luglio 2015 Paolocci assegna il «servizio di riscossione mediante ingiunzione fiscale dei mancati pagamenti» delle multe alla Megasp (in associazione con Telerete). Affidamento diretto sulla base di una gara vinta nel 2012 (ma non per le multe, solo per le sanzioni amministrative): si parla di 381 mila euro. L’atto finisce nel mirino del Pd, che lo invia all’Autorità anti-corruzione.

I 14 T-Red ai semafori. Tecnotraffico, la società di Tysserand, lavora da tempo a Cittadella. Nel giugno 2010 (comandante Paolocci e sindaco Bitonci) si aggiudica l’appalto da quasi 600 mila euro per l’installazione di 10 T-Red, con un ribasso del 3%. È l’unica offerta arrivata.

Ed anche a Padova devono essere installati 14 T-Red ai semafori. E tra i soggetti interessati c’è proprio la società di Tysserand, che però ha una serie di procedimenti aperti in tutta Italia (alcuni anche nell’Alta Padovana) di automobilisti che ne contestano il funzionamento, in particolare per la durata della luce arancione. Alla fine però gli apparecchi padovani vengono assegnati alla Velocar srl, azienda del Mantovano.

Società di slot. Piccola curiosità: Teysserand è anche amministratore della “Non solo slot snc”, società che si occupa del noleggio di slot machine e videogiochi.

Acquisti sotto soglia Tra gli elementi di frizione, che hanno portato Maurizio Saia a segnalare la situazione in Procura ci sono anche le 261 determinazioni dirigenziali firmate da Paolocci per un totale di 3 milioni e 864 mila euro di spesa. Quasi tutte di spese molto basse. Solo una supera i 150 mila euro: cioè l’arrivo dei vigilantes privati per la sorveglianza notturna dei palazzi comunali. Altre 25 determine di spesa sono sopra i 40 mila euro, mentre le restanti 235 sono tutte sotto la soglia di gara. E dunque possono essere assegnate con affidamento diretto.

«Sono rimasto sconcertato dalle motivazioni delle dimissioni di Saia – è il commento dell’ex assessore forzista Stefano Grigoletto – Chi mi conosce sa che ho combattuto per anni la mancanza di trasparenza delle pubbliche amministrazioni. Tutte queste determine sotto soglia non aiutano di certo la trasparenza . La mancanza di coinvolgimento di Bitonci non è solo nelle scelte ma anche nelle spese di ogni singolo assessore. Le motivazioni di Saia, che stimo per aver avuto il coraggio di lasciare il posto, sono motivazione su cui riflettere».

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