Lo sport e la crisi: Vigodarzere calcio in bolletta

Il Comune della Cintura ha azzerato i contributi perciò a giugno la società sportiva che segue 180 ragazzi rischia di chiudere i battenti
BARSOTTI - VIGODARZERE (AMARANTO) VS POZZONOVO (AZZURRO). BARSOTTI - VIGODARZERE VS POZZONOVO
BARSOTTI - VIGODARZERE (AMARANTO) VS POZZONOVO (AZZURRO). BARSOTTI - VIGODARZERE VS POZZONOVO

VIGODARZERE. L’Unione sportiva dilettanti calcio Vigodarzere rischia di sparire. Il Comune ha azzerato i contributi per le spese di gestione dei campi sportivi in cui giocano quasi 180 atleti, lasciando l’associazione sportiva sola ad occuparsi delle bollette e della manutenzione, che vanno a sommarsi alle necessità dettate dai diversi campionati. Stasera la società ha convocato genitori, simpatizzanti e amministratori comunali alle 21 al Parco Iride per illustrare la drammatica situazione e chiedere soluzioni. Le alternative sarebbero difficili: o la chiusura dell’associazione oppure la fusione con società di Comuni vicini.

«Mi sento di dire che questa sarebbe l’ultima spiaggia», dichiara Lucio Lorenzato, consigliere anziano dell’Usd Vigodarzere calcio, che segue questo sport in paese dal 1980. «La nostra speranza è di riuscire a rimanere attivi», prosegue Lorenzato, «per i risultati raggiunti in tanti anni e per la funzione sociale che la nostra associazione svolge: facciamo crescere i bambini e i ragazzi in maniera sana, educandoli al gioco di squadra e al rispetto degli altri, intervenendo anche in quelle situazioni in cui la crisi ha causato la perdita del lavoro ai genitori, che non possono più permettersi di pagare le rette. Pur di non vedere finire quei ragazzi per strada, li accogliamo a spese nostre».

Da quest’anno, quindi, il Comune ha chiuso i cordoni della borsa, mentre prima pagava le bollette di luce, riscaldamento e acqua dei tre campi da calcio. Nel riaffidare la gestione degli impianti al Vigodarzere calcio, ha deciso che le spese se le deve gestire tutte l’associazione. «Con la crisi molti sponsor si sono ritirati», spiega Lorenzato, «e per lo stesso motivo non possiamo aumentare le rette annue a carico delle famiglie. Siamo quindi in grande difficoltà economica e abbiamo bisogno di sapere quale sarà il nostro destino: porteremo a compimento questo campionato, ma a giugno dobbiamo sapere se continueremo l’attività o se dovremo lasciare gli atleti liberi di trovare posto in altre società.

Cristina Salvato

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