Lunedì apre l’ultimo tratto Valdastico Sud completata

SANTA MARGHERITA D’ADIGE. Gli inviti sono stati spediti, dunque il taglio del nastro è ufficiale. Lunedì mattina sarà svelato l’ultimo tassello dell’autostrada A31, la Valdastico Sud che collega il Polesine al Vicentino, tagliando in due la Bassa padovana. A cinque mesi dall’apertura del tratto Santa Margherita d’Adige-Noventa Vicentina, la società Autostrada Brescia-Padova renderà percorribile anche l’ultimo segmento che da Noventa porta fino ad Agugliaro. Da Badia Polesine a Piovene Rocchette, dunque, non ci sarà più alcun ostacolo o interruzione. La “solennità” della cerimonia di lunedì è data dal peso degli invitati: alle 10.30, tra i caselli di Noventa e Agugliaro, arriveranno il ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio, il governatore veneto Luca Zaia, e ancora i presidenti di Autostrada Brescia-Padova e A4 Holding, Flavio Tosi e Attilio Schneck. Alle 12.15 la Valdastico Sud riceverà quindi la benedizione di monsignor Lodovico Furlan, vicario generale della diocesi di Vicenza. L’evento non sarà aperto al pubblico: per presenziare occorrerà esibire l’invito firmato da Tosi e Schneck.
Il completamento dell’A31 è un’ottima notizia per la Bassa, da sempre orfana di importanti vie di comunicazione. La Valdastico Sud rischia però di rimanere un’opera monca fino a che non sarà completata anche la nuova regionale 10, ferma a Carceri ormai dal 2007. Il progetto di questa strada prevede il collegamento con Legnago passando proprio per il casello dell’A31 di Santa Margherita d’Adige. E proprio su questo è intervenuto ieri l’ex consigliere regionale Piergiorgio Cortelazzo: «Io mi chiedo perché gli amministratori del territorio siano così inermi di fronte a questa mancanza. L’apertura della Valdastico Sud deve essere l’occasione per battere i pugni e reclamare questa strada di fondamentale importanza». Continua l’ex consigliere: «La Regione ha stanziato 40 milioni di euro per quest’opera e i soldi sono ancora in bilancio. La concessione al raggruppamento dei privati non è ancora stata messa in discussione, per quanto si parli di revisione dei project financing regionali. Non solo: la formula adottata per realizzare l’opera è di assoluto vantaggio per il territorio. Cosa aspettano i sindaci e pretendere che si avvii il cantiere?».
A inizio agosto il sindaco di Montagnana, Loredana Borghesan, aveva incontrato il nuovo assessore veneto alle Infrastrutture, Elisa De Berti, su questo tema: «Le ho ricordato che il prolungamento della 10 è fondamentale e urgente: per sgravare il traffico che intasa la viabilità minore, per poter raggiungere l’ospedale di Schiavonia che senza questa strada è un’oasi nel deserto, per garantire sviluppo economico alla Bassa grazie all’avvento della Valdastico Sud», spiega la Borghesan, che ha confermato la disponibilità della De Berti a organizzare presto un incontro con tutti i sindaci del territorio.
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