Maialino soffre di solitudine e scappa di casa

È stato visto alle 3 di notte in via Chiesanuova: salvato dalla polizia. Appartiene ad un atleta della nazionale di ginnastica
BARSOTTI - MAIALINO THAILANDESE
BARSOTTI - MAIALINO THAILANDESE

PADOVA. Arnoldo l’ha rifatto. È scappato di casa ancora una volta. Ha fatto prendere un coccolone ai poliziotti delle volanti che alle 3 di notte pensavano di aver incrociato un cinghiale in via Chiesanuova. Arnoldo è un maialino thailandese di un anno, è socievole e affettuoso ma ha un problema: soffre di solitudine. In questi giorni il suo proprietario, un atleta della nazionale di ginnastica artistica, si trova ad Abano per un ciclo di fisioterapia. E lui non ha retto. L’altra notte l’ha fatta proprio grossa.

Alle 3 di notte una pattuglia della squadra volante della questura stava percorrendo via Chiesanuova. Gli agenti hanno visto la sagoma dell’animale a lato della trafficata strada e inizialmente l’hanno scambiato per un cinghiale. Quindi si sono attivati per bloccarlo e metterlo al sicuro, per evitare anche che causasse incidenti stradali. Ma l’animaletto non aveva la minima intenzione di farsi prendere dagli uomini in divisa e infatti è scappato.

È ricomparso dopo tre ore, verso le 6. A quel punto i poliziotti, in contatto con il commissario capo Valeria Pace, sono riusciti a fermarlo scoprendo così la triste storia del povero maialino.

Si chiama Arnoldo e appartiene a Mattia Tamiazzo, atleta della nazionale di ginnastica artistica che si trova ad Abano da qualche giorno per una serie di cure termali. Il ginnasta lo tiene nella casa in cui vive, in via Boscovich 8 ai piedi del cavalcavia di via Chiesanuova. Ed è da lì che Arnoldo è fuggito, aprendosi un varco nella rete di recinzione.

«Purtroppo non è la prima volta che accade» racconta Micol Schiavo, a cui l’animale è stato affidato in attesa del rientro del padrone. «Già un’altra volta Arnoldo è fuggito in un periodo in cui si trovava da solo. Soffre molto la solitudine. È abituato a rimanere in compagnia e ha bisogno di una figura umana vicino. Questa mattina sono stata svegliata all’alba dalla polizia. Hanno suonato il campanello di casa mia e ho visto che avevano bloccato Arny. Per fortuna non gli è successo niente. Cercheremo una soluzione per il futuro, nel frattempo lo tengo d’occhio io. È molto buono e adora essere accarezzato».

Enrico Ferro

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