Marito e moglie insieme anche all’ospedale: la stessa stanza e gli stessi medici per le cure

Due anziani coniugi veneti hanno scoperto di avere entrambi un tumore: sono stati seguiti in coppia all’ospedale di Schiavonia. Il dottor Cola: «Un’emozione unica anche per noi vederli uscire l'uno accanto all'altra dall’ospedale dopo l’intervento»

Una parte dell'équipe dell'ospedale di Schiavonia che ha seguito i due anziani coniugi
Una parte dell'équipe dell'ospedale di Schiavonia che ha seguito i due anziani coniugi

«…. Prometto di esserti fedele sempre, nella gioia e nel dolore, nella salute e nella malattia e di amarti e onorarti per tutti i giorni della mia vita….». I protagonisti di questa storia sono due persone non più giovani che hanno condiviso un pezzetto del loro lungo cammino con l’équipe del reparto di Chirurgia degli Ospedali Riuniti Padova Sud (Schiavonia). A tutela della privacy li chiameremo con nomi di fantasia: Anna e Alberto.

La storia inizia qualche mese fa: è estate e fa molto caldo ed Anna non si sente bene, è stanca e anemica. La diagnosi è di tumore all’intestino. In quegli stessi giorni anche Alberto non è in forma, i sintomi sono simili, e la diagnosi è ancora una volta cancro, allo stomaco per la precisione.

Entrambi vengono presi in carico dal gruppo multidisciplinare di Schiavonia che si occupa della cura delle neoplasie ma la loro vicenda è particolare: stanno sempre insieme, non riescono e non vogliono separarsi.

Roberto Cola, direttore della UOC di Chirurgia dell'ospedale di Schiavonia
Roberto Cola, direttore della UOC di Chirurgia dell'ospedale di Schiavonia

«Di fatto vengono presi in carico come coppia. Fanno gli esami di rito», ripercorre il dottor Roberto Cola, direttore della UOC di Chirurgia, «viene analizzato il loro quadro clinico e la decisione finale è uguale per entrambi: si procederà a intervento chirurgico, opzione che accettano fiduciosi. Appare naturale che, il giorno del ricovero, vengano messi nella stessa camera, da soli». Non lo hanno mai chiesto, ma per loro è stato il più bel regalo. 

E viene il momento delle operazioni: prima Alberto, dopo ventiquattr'ore Anna. E ancora una volta l'esito è uguale per entrambi: va tutto per il meglio.

Convalescenza insieme, a sostenersi vicendevolmente. Questa storia si conclude con la figlia che li accompagna mentre escono dal reparto di Chirurgia e tornano alle loro vite di sempre.

«Impossibile negare», conclude Cola, «che vederli uscire l'uno accanto all'altra abbia suscitato in tutti noi un moto di commozione». 

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