Massacrato di botte al ristorante brasiliano La Mulata

Trentatreenne picchiato da due ragazzi durante la festa di compleanno: ha perso cinque denti

PADOVA. Ridotto a una maschera di sangue senza motivo, nel bel mezzo di una festa di compleanno. Gennaro Rocchetta, 33 anni, residente a Rubano, informatore farmaceutico originario di Cosenza, è stato colpito con una testata, preso a pugni e poi a calci. Ha una lesione alla retina, cinque denti rotti ed evidenti ematomi sulla schiena, sulle gambe e sulle braccia. È successo al ristorante brasiliano La Mulata di via Sette Martiri, gli aggressori sono due ragazzi tra i 25 e i 28 anni, probabilmente padovani. «Non è possibile venire massacrati in questo modo senza un motivo», dice il ragazzo ferito da un lettino del pronto soccorso.

È successo poco dopo le 2 di notte. Gennaro Rocchetta si trovava nel locale per festeggiare un compleanno con una ventina di amici. «Stavo per raggiungere il bagno quando mi sono trovato la strada sbarrata da un ragazzo che non aveva alcuna intenzione di spostarsi» racconta il trentatreenne dopo una notte trascorsa in ospedale, «gli ho chiesto di farsi da parte ma niente. Il mio unico errore è stato quello di dirgli “non fare il cretino”. Sono stato assalito alle spalle. Appena mi sono girato mi ha colpito con una testata, poi una raffica di pugni. Sono caduto a terra e a quel punto in due si sono accaniti su di me. Dopo avermi colpito con calci sia all’addome che alla schiena mi hanno scaraventato sopra un tavolo». Evidentemente i due aggressori, dopo aver visto il ragazzo picchiato ridotto a una maschera di sangue, si sono resi conto della gravità della situazione. Senza attendere altro tempo hanno imboccato l’uscita del locale e sono fuggiti.

Alcuni clienti hanno telefonato al 113 chiedendo l’intervento di una volante. I poliziotti hanno raccolto le prime informazioni direttamente sul posto mentre Gennaro Rocchetta è stato trasportato in pronto soccorso in ambulanza.

«Siamo riusciti a prendere il numero di targa dell’auto con cui sono fuggiti e stiamo facendo delle ricerche» confessa il trentenne ferito, «chi mi ha ridotto in questo stato deve pagare in qualche modo. Dicono a noi meridionali che siamo violenti ma da quel che mi risulta i due individui che mi hanno picchiato sono padovani doc. Uno in particolare aveva un fisico molto atletico, con le braccia ricoperte di tatuaggi. Sentendo alcuni dei loro amici è uscito anche un nome ma stiamo verificando che sia quello giusto. Racconterò tutto in questura».

@enricoferro1

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