Spaccio di cocaina a domicilio: nei guai marito e moglie
Consegne rapide e clienti fissi: la Polizia ha smantellato una coppia di spacciatori, con base a Massanzago, che riforniva gli acquirenti direttamente a casa. Sequestrati 350 grammi di cocaina e 5.700 euro in contanti

La Polizia di Stato di Padova ha arrestato un 30enne marocchino, con precedenti per droga, e denunciato la moglie 28enne per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, al termine di un’operazione che ha smantellato un’attività di consegna “a domicilio” di cocaina nei comuni della provincia.
L’indagine è scattata nella serata di lunedì 3 novembre, quando gli agenti della Squadra Mobile, nell’ambito dei servizi disposti dal questore Marco Odorisio, hanno individuato un’auto sospetta che effettuava brevi soste tra Massanzago e i paesi limitrofi. A bordo viaggiava una coppia di coniugi marocchini: la donna alla guida, il marito come passeggero.
Durante un appostamento, i poliziotti hanno visto l’uomo scendere dal veicolo e consegnare un involucro a un giovane italiano in cambio di 70 euro. Il tempestivo intervento degli agenti ha permesso di bloccare tutti i soggetti coinvolti: l’acquirente – un trentenne italiano – ha ammesso di rifornirsi da alcune settimane e sarà segnalato alla Prefettura ai sensi dell’articolo 75 del DPR 309/90.
Il pusher, sottoposto a perquisizione, è stato trovato in possesso di altre quattro dosi di cocaina, mentre la moglie nascondeva sulla persona 3.200 euro in contanti, ritenuti provento dell’attività di spaccio.
La successiva perquisizione domiciliare, eseguita presso la loro abitazione in provincia di Venezia, ha portato al sequestro di 350 grammi di cocaina suddivisi in quattro involucri, un bilancino di precisione, materiale per il confezionamento e altri 2.500 euro in contanti. Complessivamente sono stati sequestrati 5.700 euro, ritenuti frutto della vendita di droga.
Il 30enne, già detenuto nel 2021 a Varese per il possesso di mezzo chilo di hashish e alcune dosi di cocaina, è stato condotto al carcere “Due Palazzi” di Padova. Dopo la convalida dell’arresto, il GIP del Tribunale di Padova ha disposto per lui la misura cautelare dell’obbligo di dimora nel comune veneziano dove risiede con la moglie, indagata a piede libero per concorso nel reato di detenzione ai fini di spaccio.
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