Maxi premio da 1.250 euro per i lavoratori AcegasAps

È la prima volta che il compenso di produttività viene dato a padovani e triestini Il benefit riguarda 1.400 dipendenti: a chi si occupa di raccolta altri 80 euro
Di Felice Paduano

Ben 1250 euro per l’intero anno a ciascuno dei 1400 dipendenti di Acegas Aps spa, la multiutility padovana/triestina che, dal primo gennaio 2013, è stata incorporata per fusione all’interno del Gruppo Hera. La grande società emiliana con la testa a Bologna, che rappresenta, tra le altre peculiarità, il primo operatore in Italia per quantità di rifiuti trattati, pari a 5.4 milioni di tonnellate. In più i lavoratori, che fanno parte del settore ambiente ed in particolare quelli addetti alla raccolta differenziata ed al termovalorizzatore, si metteranno in tasca altri 80 euro. In totale 1330 euro. A Padova i dipendenti coinvolti in questo specifico superminimo sono 310.

Questo, in estrema sintesi, è il premio di risultato per il 2013 sottoscritto dagli amministratori di AcegasAps e dalle Rsu e dai rappresentanti sindacali di Cgil, Cisl, Uil e Fiadel-Cisal.

In pratica è la prima volta che il premio annuale di produttività viene assegnato assieme sia ai lavoratori triestini che a quelli padovani, mentre è anche l’ultimo contratto del genere distribuito solo ai veneti ed ai giuliani perché l’anno prossimo ci sarà un solo ed unico premio per tutti i dipendenti del Gruppo Hera. L’accordo sul premio di risultato è stato già ratificato dalle assemblee che si sono svolte nei vari settori specifici della multiutility, ossia nei comparti acqua, gas, elettricità e raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani, dei quali una parte trattata anche per conto terzi. «1250 euro a tutti e 1330 ai soli addetti al settore ecologico, in questi tempi di crisi, non è certo una somma da gettare via» sottolinea Salvatore Livorno, della segreteria provinciale della Cgil - Funzione Pubblica «L’accordo, poi, rappresenta anche un notevole passo in avanti nella regolarizzazione tra le parti sociali dei rapporti sindacali quotidiani, che fanno anche ben sperare per il futuro, quando anche noi sindacalisti padovani avremo sempre a che fare solo ed esclusivamente con gli amministratori ed i dirigenti del Gruppo Hera».

Si era molti discusso ai tempi della fusione, prima con Acegas e poi con Hera, sull’opportunità dell’operazione. Sul fatto che Padova perdesse il comando operativo della società. Inutile dire che premi di risultati come quello appena maturato, sia più facile ottenerli in aziende di grandi dimensioni.

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