Medico no-stop tutta la settimana È la rivoluzione delle “integrate”

Partita la riorganizzazione della sanità padovana: ambulatori sempre aperti dalle 8 alle 20 compreso il sabato mattina. Guizza, Saonara e Maserà già in funzione, altri cinque centri in arrivo
Di Elisa Fais
In tempi record sono stati ultimati i lavori di messa in sicurezza deisoffitti del quarto piano, ala est, dell'ospedale di Conegliano, interessatidalla caduta di alcuni calcinacci lo scorso 30 marzo. Dal 3 giugnoambulatori e Day Surgery saranno nuovamente operativi nella loro sede - Un ambulatorio di Chirurgia all'ospedale civile
In tempi record sono stati ultimati i lavori di messa in sicurezza deisoffitti del quarto piano, ala est, dell'ospedale di Conegliano, interessatidalla caduta di alcuni calcinacci lo scorso 30 marzo. Dal 3 giugnoambulatori e Day Surgery saranno nuovamente operativi nella loro sede - Un ambulatorio di Chirurgia all'ospedale civile

È iniziata a Padova la rivoluzione dei medici di famiglia. All’Usl 16, 15 e 17 stanno nascendo le “Medicine di gruppo integrate”: poli sanitari in cui i medici di medicina generale lavorano assieme, a turno, sotto lo stesso tetto. All’interno della struttura è garantita la presenza di almeno un medico dal lunedì al venerdì, dalle 8 alle 20 e il sabato mattina. Il vantaggio immediato per i cittadini sarà quello di poter andare in qualsiasi momento in ambulatorio e trovare qualcuno che lo visiti. «Il riordino dell’assistenza territoriale attraverso l’attivazione delle Medicine di gruppo integrate rappresenta la chiave di volta per arrivare ad un sistema socio sanitario efficiente», dichiara Claudio Dario, direttore generale delle Usl padovane, «è uno dei punti sui quali ho iniziato a lavorare sin dall'inizio del mio mandato. Con la dematerializzazione dei documenti e una stretta collaborazione con il mondo ospedaliero, la medicina del territorio si avvicinerà ancora di più ai bisogni del cittadino». Le nuove realtà sostituiranno i vecchi ambulatori sparsi sul territorio. Nelle Medicine di gruppo integrate (Mgi), a differenza di prima, sono previsti anche specialisti, personale infermieristico e amministrativo. All’Usl 16 sono già attive da febbraio le Mgi Maserà (con 13 medici), Saonara (con 6 medici) e Guizza (con 8 medici). Sono in via di valutazione da parte della Regione le Mgi Colli Euganei (15 medici), Piovese Nord (12 medici), Armistizio (6 medici), Limena (8 medici) e Tencarola (6 medici). Queste aggregazioni saranno inaugurate entro la fine dell’anno. Data da destinarsi invece per l’Mgi Forcellini (6 medici) e La salute vicino a casa (4 medici). Nell’Alta padovana Usl 15 le Mgi Vigonza Medica (12 medici) e Ambulatorio San Martino - Vigodarzere (10 medici) ufficialmente hanno aperto le porte il primo di marzo. Mentre l’Mgi Vivi in salute - Villanova di Camposampiero (11 medici) sta aspettando il primo di aprile. Sul territorio dell’Usl 17 sono già partite questo mese le Mgi Due Carrare (10 medici), Pernumia (7 medici), Conselve (12 medici). Per l’apertura dell’Mgi Este (15 medici) bisogna attendere aprile. Molte di queste Mgi, prima di diventare tali, erano Unità territoriali di assistenza primaria (Utap). In pratica erano strutture in cui già convivevano più medici di medicina generale. «Il paziente sarà informato sugli orari del proprio medico di fiducia», spiega Gino Gumirato, direttore del sociale e della funzione territoriale dell’Usl 16, «e i pazienti che daranno l’autorizzazione a consultare la cartella clinica digitale e i relativi protocolli farmaceutici, potranno rivolgersi a qualunque professionista. I medici si stanno attrezzando dal punto di vista tecnologico: molti saranno in grado di fare elettrocardiogrammi, ecografie, ma anche prestazioni a pagamento come l’odontoiatria». La Regione, in occasione dell’attivazione, eroga un incentivo a ciascuna Mgi. Ad esempio Maserà deve rientrare in un costo annuo di oltre 1 milione di euro. Guizza quasi 570 mila euro, Saonara 430 mila euro. Inoltre ogni medico che aderisce ad una Mgi riceve, in più, per ogni paziente, circa 15 euro all’anno. «L’incentivo è erogato se sono raggiunti gli obiettivi previsti dalla Regione», aggiunge Gumirato, «i medici devono seguire i principi di appropriatezza. A questo proposito è stato attivato un gruppo di lavoro che, attraverso report, fotografa i livelli di erogazione delle prestazioni, il costo, ecc. Sono già partiti gli incontri con i medici di medicina generale per risolvere le criticità».

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