Mestrino, raid vandalico al centro islamico: danneggiata la porta

MESTRINO. La porta del centro islamico Al Wahada di Mestrino la notte scorsa è stata danneggiata. Potrebbe trattarsi di un tentativo di furto non andato a buon fine, oppure di un atto vandalico rivolto direttamente all’associazione che lo gestisce. Rivendicazioni non ne sono arrivate né l’associazione ha mai subito minacce di alcun tipo. Resta solo lo sconforto per una vile azione commessa contro persone che si ritrovano a studiare e pregare, senza dar fastidio a nessuno.
Il centro islamico Al Wahada è aperto da tre anni in via Galilei, nella galleria commerciale che si trova di fianco alla Fornace. A indicare che si tratta di un centro islamico c’è un piccolo cartello giallo affisso alla vetrina, che è oscurata da una tenda e impedisce di vedere all’interno. «Ci ritroviamo per le preghiere e per insegnare l’arabo ai bambini» racconta Omar, il presidente dell’associazione, insieme a suo figlio. Omar vive e lavora in Italia da una trentina d’anni e abita a Mestrino da 15. Il figlio è nato in Italia e qui ha studiato. Persone integrate, per bene.
«Mi sono accorto del danno alla porta ieri mattina, quando mi sono recato al centro per la preghiera dell’alba, verso le 5 e mezzo» continua Omar. «Il vetro della parte inferiore è stato rotto con qualcosa di appuntito e si è formato un buco. Mentre vicino alla serratura si notano dei segni di forzatura, come se qualcuno avesse provato ad entrare. Non ci sono riusciti, comunque, e in ogni caso non vi avrebbero trovato nulla di costoso: all’interno del centro ci sono solo dei tappeti, dei libri e alcune bottiglie d’acqua dentro al frigorifero. Nulla che abbia valore». Per questo l’ipotesi di un tentativo di furto pare non avere grossi fondamenti, a meno che i ladri pensassero si trattasse di un negozio di prodotti arabi e non un centro culturale. Oppure si è trattato di un atto vandalico, che è una delle ipotesi più accreditate. «Non capiamo perché, però» continuano Omar e suo figlio, «in quanto non abbiamo mai arrecato fastidio a nessuno. Il centro è frequentato da venti-trenta persone al massimo, provenienti da diversi paesi e che risiedono nei dintorni di Mestrino. Il giorno in cui siamo più numerosi è il venerdì a mezzogiorno, quando ci riuniamo per la preghiera sacra. Il resto della settimana c’è sempre qualcuno che va e viene per le cinque preghiere giornaliere e per i corsi di arabo per i bambini. Nulla che possa dare fastidio». Minacce non ne hanno mai ricevute, tranne un’unica segnalazione di persone sospette, mesi fa, che si aggiravano in galleria davanti alle vetrine: ma poteva trattarsi di ladri in sopralluogo o di balordi.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova