«Mi sono sentita minacciata da Cappadona»

Bertipaglia al processo per la sede Arpav. «Voleva che accreditassi Bertani a Galan». L’ex doge in aula

«Mi sono sentita minacciata tre volte dal luogotenente dei Carabinieri Franco Cappadona che da me voleva che presentassi, meglio che accreditassi, l’imprenditore Mauro Bertani a Giancarlo Galan». Regina Bertipaglia, ex consigliere regionale e moglie di Luigi Rossi Luciani è stata sentita ieri come testimone della pubblica accusa al processo che vede imputati lo stesso Cappadona e Bertani per tentata concussione all’allora direttore dell’Arpav, Andrea Drago per portare la nuova sede Arpav al Net Center.

La Bertipaglia è arrivata assieme all’ex presidente del Veneto, Galan che doveva essere sentito pure lui come testa ma, all’ultimo, la sua audizione è slittata al prossimo 15 febbraio (con lui sarà sentito pure il medico Baldo Licata). Tra le minacce o comunque le intimidazioni ricevute da Cappadona, la Bertipaglia ha riferito che una le era stata riferita dal fratello di Galan, Alessandro, una seconda le era stata raccontata da un socio del marito al quale Cappadona aveva detto che nel 2016 si sarebbe arricchito viste le dichiarazioni false che la stessa Bertipaglia aveva fatto al pm in merito all’inchiesta Arpav e la terza fu proprio la frase, sempre riferibile al responsabile della sezione di Polizia Giudiziaria della procura «ho un malloppo sulla tua famiglia», inteso come un dossier. L’ex consigliere regionale ha poi raccontato che Cappadona per una questione che riguardava una proprietà della moglie, aveva chiamato l’allora sindaco di Piove Carlo Valerio a nome della procura della Repubblica e non personale. E che, in passato, Cappadona la consigliò più volte di scegliere l’avvocato Fornasiero per alcuni problemi di famiglia: in un caso il marito (all’epoca presidente di Confindustria Veneto) venne denunciato dal ministro Pietro Lunardi per alcune dichiarazioni. In precedenza erano stati sentiti l’ex direttore Arpav, Paolo Masiero (componente della commissione che doveva esprimersi sulle proposte per la nuova sede Arpav) e Aldo Luciano Marcon, all’epoca direttore Ater e pure lui nella commissione. Quest’ultimo ha sottolineato che «L’ingegner Pinato aveva minimizzato su alcuni problemi legati alla scelta del Net Center, ma che comunque la delibera di Drago è stata in linea con le decisioni della commissione».

Carlo Bellotto

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