«Ministro, l’aspettiamo in classe»
Dopo la scritta razzista rinvenuta sui muri esterni della scuola (frase che è stata prontamente cancellata dal Comune), il Collettivo studentesco del liceo scientifico Alvise Cornaro invita a Padova il ministro dell’Integrazione Cécile Kyenge. «Ci terremmo molto ad averla ospite nel nostro istituto», scrivono al ministro i rappresentanti degli studenti Pietro Belloni, Enrico Miazzo, Michele Pizzeghello e Tommaso Parisotto, «per un momento di dibattito e condivisione con studenti e professori alla luce di questo drammatico avvenimento e all’insegna dell’integrazione, del rispetto per il diverso e dell’antirazzismo».
Gli studenti del liceo ricordano l’indignazione e la vergogna provate la mattina del 30 aprile dopo aver visto la scritta razzista e xenofoba. «Tutte le classi hanno immediatamente espresso il loro dissenso e si sono dissociate dall’accaduto, discutendone apertamente e cercando un modo per manifestare il loro sdegno. Siamo portati a credere», aggiungono nella missiva indirizzata al ministro, «che la scritta sia opera di un singolo individuo esterno alla nostra realtà, in quanto il liceo scientifico Cornaro da sempre promuove attività svolte all’intercultura, all’integrazione e al rispetto del diverso. Non possiamo accettare che al giorno d’oggi, nel nostro Paese, persistano questi gesti estremi frutto di un clima razzista e xenofobo che negli ultimi anni si è fatto sempre più teso: basta ricordare la strage di Firenze dell’11 dicembre 2011». I ragazzi del Cornaro esprimere al ministro Kyenge «la più totale solidarietà: nessun tipo di razzismo deve trovare più posto nelle nostre scuole». Augurano inoltre al responsabile del dicastero dell’Integrazione «di riuscire a svolgere al meglio il suo incarico e di realizzare la tanto attesa legge che conceda la cittadinanza italiana agli immigrati di seconda generazione».
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