Colpo a Monselice con la tecnica della monetina: ecco come agivano i ladri
Colpi nei parcheggi di supermercati e aree pubbliche con il trucco delle monete: mentre una vittima viene distratta, un complice ruba la borsa dal sedile dell’auto

È partita da Monselice l’indagine che ha portato all’arresto di tre persone sospettate di essere gli autori di una serie di furti messi a segno con la cosiddetta “tecnica della monetina”, una pratica che negli ultimi mesi ha preso di mira soprattutto donne anziane in vari Comuni del Nord Italia.
Le vittime vengono scelte nei parcheggi di supermercati o spazi pubblici, avvicinate appena salite in auto e distratte con il trucco delle monete fatte cadere a terra: mentre un complice attira l’attenzione, un altro afferra la borsa appoggiata sul sedile del passeggero e fugge.
La segnalazione è scattata alle 10.40 di lunedì scorso, quando i carabinieri della Compagnia di Este hanno diffuso a livello regionale la ricerca di una Fiat Panda grigia, utilizzata poco prima in un furto avvenuto proprio a Monselice.
Un’ora più tardi, a Porto di Legnago, i militari dell’Aliquota Radiomobile di Legnago hanno intercettato il veicolo sospetto.
Alla vista della gazzella, la Panda ha tentato la fuga, ma è stata bloccata poco dopo. A bordo si trovavano tre persone: una donna e due uomini, tutti quarantenni di origine peruviana e residenti nel Milanese.
Durante la perquisizione i carabinieri hanno trovato circa mille euro in contanti, numerose monete nascoste nel vano portaoggetti e, soprattutto, la borsa di una settantenne derubata pochi minuti prima nel parcheggio del supermercato Famila di Legnago, a pochissima distanza dal luogo del controllo.
La donna, chiamata sul posto, ha riconosciuto senza esitazioni i tre come autori del furto che, condotti in caserma, sono stati arrestati. Martedì mattina il giudice ha convalidato l’arresto, disponendo la liberazione e fissando la nuova udienza per il 30 settembre. Con molta probabilità, le indagini proseguiranno per verificare eventuali collegamenti con altri colpi avvenuti nel Padovano e nelle province limitrofe.
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