L’orario dei bus è solo digitale, anziana deve rincasare a piedi

E’ successo a Montegrotto ad un’anziana di 88 anni: «Non vedevo passare i mezzi e quindi mi sono arrangiata da sola, ad una certa età non si hanno smartphone e capacità per usare questi sistemi»

Federico Franchin
Carla Del Ponte, 88 anni, alle prese col QR code
Carla Del Ponte, 88 anni, alle prese col QR code

​​​​​Niente più orari cartacei alle fermate, solo un Qr code da inquadrare con lo smartphone. È la novità introdotta da BusItalia Veneto che, se da un lato vuole modernizzare il servizio, dall’altro sta creando disagi soprattutto tra i cittadini più anziani. A Montegrotto Terme la protesta è già scoppiata. «Gli anziani non sanno usare i Qr code, molti non hanno neppure il cellulare» sbotta Carla Del Ponte, 88 anni, residente in piazza I Maggio. Martedì scorso, dopo aver fatto la spesa al mercato a km zero di Coldiretti in corso Terme, ha atteso invano un autobus per rientrare a casa.

Non sapendo gli orari e non potendo consultarli, ha aspettato a lungo alla fermata. Alla fine, stanca e demoralizzata, ha affrontato a piedi la salita fino alla sua abitazione. «Ho fatto la strada con grande fatica» racconta «solo perché non avevo un’informazione semplice che un tempo era scritta sul tabellone. A questa età ogni passo pesa, ma sono stata costretta a tornare da sola a casa senza sapere quando sarebbe arrivato il bus».

La signora, tuttavia, non si limita a parlare del suo caso, ma denuncia un problema più ampio: «Io non sono l’unica. Tantissime persone della mia età vivono la stessa situazione. Non tutti hanno lo smartphone, e anche chi lo possiede non sempre è in grado di usarlo per leggere un Qr code. In questo modo ci sentiamo esclusi, come se il trasporto pubblico non fosse più pensato per noi. Io non voglio dipendere da mio nipote o dai vicini per muovermi: sono sempre stata autonoma, e non intendo rinunciare alla mia indipendenza».

Carla racconta di aver contattato BusItalia per protestare. «Mi hanno risposto di mandare una mail, ma mi pare una presa in giro. Io la mail non la so scrivere, e nemmeno tante persone della mia generazione. La mia richiesta è semplice: vogliamo che tornino i cartelli con gli orari, chiari e leggibili. È una questione di rispetto per i cittadini, e soprattutto per gli anziani che hanno diritto a un’informazione accessibile».

BusItalia, da parte sua, difende la scelta, parlando di una svolta tecnologica necessaria. «Un Qr code a portata di smartphone – spiegano dall’azienda – consente di visualizzare facilmente gli orari di passaggio delle linee, sia programmati che in tempo reale. Grazie alla localizzazione satellitare dei bus, gli utenti possono ottenere informazioni precise e tempestive direttamente in fermata».

La sperimentazione è stata avviata su alcune direttrici principali, come Padova-Bassano, Padova-Este e Padova-Sottomarina, e l’obiettivo dichiarato è quello di estendere rapidamente il sistema a tutta la rete. Dopo l’aggiornamento dell’app “BusItalia Veneto”, arricchita da nuove funzionalità, l’azienda prosegue dunque con decisione sulla strada della digitalizzazione, parlando di un servizio «più smart, affidabile e sostenibile». 

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