Montisci denunciato per uno scambio di nomi in una consulenza

Il direttore dell’Istituto di Medicina legale di Padova Massimo Montisci è stato denunciato dalla figlia di un anziano deceduto a Ferrara per legionella. La perizia del professor Montisci, eseguita su ordine del pubblico ministero del tribunale ferrarese in cui è stata aperta un’inchiesta per accertare l’eventuale colpa medica nel decesso dell’uomo, conterrebbe clamorosi “svarioni”. Come il nome del defunto, scambiato in due occasioni nel testo della perizia con quello di un altro morto padovano. Secondo la querelante, poi, il professor Montisci non avrebbe nemmeno risposto alle richieste di chiarimento dello stesso pm, ritardando quindi il proseguimento dell’inchiesta. La storia della famiglia Catozzi di Ferrara è finita anche sulle tv locali e nel quotidiano Il Resto del Carlino.

Giuliano Catozzi è morto all’età di 70 anni l’8 agosto del 2015 nell’ospedale di Cona nel Ferrarese. La causa, come da conclusioni dello stesso Montisci che aveva eseguito l’autopsia affiancato dal professor Saverio Parisi (entrambi dell’Università di Padova), era attribuita a “insufficienza multi-organo da sepsi severa/shock settico, ascrivibile a disseminazione in circolo del batterio legionella Pneumophilia a seguito di polmonite nosocomiale”. A quel punto la Procura di Ferrara apre un procedimento, - pm Ciro Alberto Savino - incaricando proprio Montisci e Parisi di una consulenza tecnica al fine di accertare le cause o concause della morte di Catozzi.

Ma il documento che il professor Montisci fa pervenire al pm - questa la denuncia dei familiari del defunto - risulterebbe inutilizzabile. Nel testo, infatti, compare in due occasioni il nome di un defunto padovano - morto in una data diversa - invece di quello di Giuliano Catozzi. «Circostanze» si legge nella denuncia, «che alimentavano il dubbio sull’attendibilità delle valutazioni peritali che potrebbero essere andate oltre il semplice “copia e incolla”». La famiglia Catozzi, rappresentata dall’avvocato Alessandro Misiani, vuole la verità e chiede che si faccia luce sull’intera vicenda. —

Elena Livieri

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