Muore catechista di 47 anni uccisa dalla meningite

Meningite da pneumococco. È questa la causa della morte di Antonella Piva, 47 anni, mamma di due bambini di 6 e 9 anni, deceduta nella tarda serata di lunedì a 48 ore dal ricovero in Rianimazione a Piove di Sacco. Era arrivata all’ospedale cittadino sabato sera, insieme al marito Lorenzo Borgato, trasportata d’urgenza in ambulanza in condizioni ormai critiche.
Nei giorni precedenti la donna aveva accusato un forte malessere e febbre molto alta. Nessuno però avrebbe pensato a un epilogo simile. Le sue condizioni di salute infatti sono peggiorate in brevissimo tempo e i medici non hanno potuto fare nulla per salvarla. Nonostante il trattamento immediato, le analisi, le due Tac cerebrali e le visite neurologiche, il quadro clinico della donna - già provato da altre patologie - era ormai irrimediabilmente compromesso.
Non si trattava di una forma virale di meningite, per questo non è stato necessario sottoporre a profilassi i familiari della donna e chi è entrato in contato con Antonella prima del ricovero, fa sapere l’Usl 6 Euganea. È stata invece disposta l’autopsia sul corpo della donna. Un provvedimento che viene preso d’ufficio nel caso di morti improvvise: verrà eseguita con ogni probabilità lunedì all’ospedale di Schiavonia. Solo successivamente i familiari potranno fissare la data delle esequie.
«È per noi molto difficile questa attesa» ha detto comprensibilmente commosso il marito Lorenzo. «Antonella è stata una compagna, una moglie e una madre fantastica. Era una donna forte, disponibile, generosa, paziente e amorevole. Aveva una parola di conforto per chiunque ne avesse bisogno. Dopo tutto quello che aveva passato, non ultimo la sua malattia, aveva trovato sempre la forza di reagire. Tra i due quello più emotivo sono sempre stato io» ha ammesso Lorenzo «ma ora devo darmi coraggio per il bene dei nostri due bambini».
Antonella Piva era una donna conosciuta in paese. Era catechista per la parrocchia San Biagio, attiva nell’iniziazione cristiana e nel coro della chiesa. Nell’abitazione della coppia di via Garibaldi è un viavai di amici e parenti in lacrime. I bambini hanno appreso la notizia solo ieri sera. «La più piccola deve ancora metabolizzare il tutto, il più grande invece ha capito che mamma non tornerà più. È disperato. Quando gliel’ho detto l’ho stretto forte a me perché desse sfogo a tutto il suo dolore» ha raccontato Lorenzo «Su consiglio delle insegnanti della scuola elementare di Volparo che i bambini frequentano e della psicologa» ha aggiunto «si prova a dare ai piccoli una parvenza di normalità: come tutti i giorni sono andati a scuola e porterò il maschietto anche agli allenamenti di calcio. Tutto questo, però, non è semplice». —
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