Musica troppo alta: in coma per la lite fra automobilisti

Giovane preso a pugni dal conducente che lo seguiva in coda: ora è in prognosi riservata. La fidanzata cerca testimoni

OSPEDALETTO EUGANEO. Il volume della musica è troppo alto e l’automobilista fermo in coda dietro alla coppia scende dalla vettura e, avvicinandosi al finestrino, chiede di abbassare. Poi, come “ringraziamento”, sputa in faccia al proprietario dell’autoradio e lo riempie di botte spedendolo in ospedale. Scene da “Arancia Meccanica” martedì 2 giugno lungo la strada che da Porto Caleri conduce a Rosolina Mare: un raptus di follia di un automobilista ha ridotto un giovane di Ospedaletto Euganeo in prognosi riservata. Massimo S., 35 anni di Ospedaletto Euganeo, vittima dell’aggressione, è ricoverato, infatti, in gravi condizioni all’ospedale a Rovigo.

A raccontare gli istanti drammatici vissuti martedì pomeriggio è Laura C. di Casale di Scodosia, la fidanzata del trentacinquenne pestato: «Erano le 18.30, io e il mio ragazzo stavamo tornando dalla giornata al mare passata a Porto Caleri. C’era una colonna di almeno due chilometri. Abbiamo alzato i finestrini, acceso l’aria condizionata e fatto partire la musica». Dietro l’auto dei due fidanzati c’era una berlina blu metallizzata – pare una Dacia Logan – dalla quale è sceso un ragazzo: «Mi sembrava di nazionalità marocchina, palestrato, con capelli rasati e una t-shirt rosa addosso» ricorda Laura «Ci ha invitato ad abbassare il volume dell’autoradio perché disturbava il bambino di pochi mesi che aveva in macchina. Senza nemmeno rispondere, il mio fidanzato ha provveduto ad assecondare la richiesta, iniziando a rialzare il finestrino». Ed è qui che ha preso vita il siparietto violento: «Lo straniero ha sputato in faccia al mio ragazzo, che ovviamente si è agitato, pronto a scendere dalla macchina. Ma ha fatto sì e no in tempo a mettere un piede a terra che il marocchino gli ha sferrato tre colpi all’altezza delle tempie».

Il trentacinquenne è crollato a terra, stordito: «È caduto in stato di choc, battendo anche la testa. È rimasto privo di sensi per alcuni interminabili minuti» continua ancora sconvolta Laura. «Nel frattempo. vista la situazione, l’aggressore è risalito in auto – con lui c’erano una donna con un neonato in braccio e un altro uomo sulla quarantina, con accento meridionale, che sbraitava – e se l’è svignata, percorrendo tutta la banchina laterale contromano».

Nel frattempo Massimo S. ha ripreso coscienza e si è rialzato: «Pareva che tutto fosse apposto, ma ci siamo accorti subito che aveva completamente dimenticato quanto era accaduto». Per questo sul posto, è arrivata un’ambulanza, seguita dai carabinieri di Portoviro. Il trentacinquenne è stato trasportato in ospedale a Rovigo e sottoposto a tutti gli accertamenti sanitari: «La perizia dei medici e degli infermieri gli ha salvato la vita» assicura Laura «È infatti emerso che nel cervello si stava espandendo un ematoma. Per questo è stato sottoposto a una delicata operazione durata cinque ore. Ora è in prognosi riservata, con un drenaggio alla testa, ma fortunatamente non rischia la vita».

Dopo aver denunciato l’episodio ai carabinieri rodigini, Laura C. ha fatto tappa anche in stazione a Casale di Scodosia. Ha quindi avviato una vera e propria campagna sul web per ricercare l’autore della brutale aggressione: il post con cui segnala l’accaduto e cerca testimoni della scena ha già centinaia di condivisioni. «L’aggressione è avvenuta in via della Boccavecchia, nel tratto tra via del Biancospino e via dei Carpani, un’area che dovrebbe essere anche soggetta alla videosorveglianza» chiude la giovane donna».

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