Nel profondo Nordest due ragazze in fuga e il sesso usato come ricatto

“Piccola Patria”, del regista padovano Alessandro Rossetto, si candida ad essere una delle rivelazioni del Festival, gareggiando sia nella sezione Orizzonti, sia per il Leone del Futuro, il...
Di Alberto Fassina
foto Piergiorgio Pirrone - LaPresse.29 08 2013 Lido di Venezia.spettacolo.70esima mostra d'arte cinematografica di Venezia .Photocall del film Tracks.nella foto: Mia Wasikowska..photo Piergiorgio Pirrone - LaPresse.29 08 2013 Venezia Lido .70th Venice film festival .Tracks Photocall .in the photo: Mia Wasikowska
foto Piergiorgio Pirrone - LaPresse.29 08 2013 Lido di Venezia.spettacolo.70esima mostra d'arte cinematografica di Venezia .Photocall del film Tracks.nella foto: Mia Wasikowska..photo Piergiorgio Pirrone - LaPresse.29 08 2013 Venezia Lido .70th Venice film festival .Tracks Photocall .in the photo: Mia Wasikowska

“Piccola Patria”, del regista padovano Alessandro Rossetto, si candida ad essere una delle rivelazioni del Festival, gareggiando sia nella sezione Orizzonti, sia per il Leone del Futuro, il riconoscimento che premia la migliore opera prima di tutto il Festival. Viene presentato oggi in Sala Grande alle 13.45, per l'occasione sarà presente l’intera delegazione del film e quindi vedremo sfilare in passerella molti volti legati al nostro territorio. Ad accompagnare il film ci sarà quindi, oltre al regista, le protagoniste Maria Roveran, veneziana, diplomata al Centro sperimentale di Roma e Roberta Da Soler di Treviso che dopo “Piccola Patria” ha partecipato anche al nuovo film di Carlo Mazzacurati “La regina della neve”. Assieme a loro: Nicoletta Maragno, Giulio Brogi, Diego Ribon, Mirko Artuso e l’attore albanese Vladimir Doda; completa il cast la marchigiana Lucia Mascino che, negli ultimi mesi,è stata protagonista di “Una mamma imperfetta”, successo web della scorsa stagione pronto a debuttare a breve sul piccolo schermo.

“Piccola patria” è un film corale, ci sono i giovani e gli adulti, le donne e gli uomini, i caratteri attivi e quelli passivi, quelli pacificati da un amore trovato e quelli arrabbiati per una felicità che non arriva. Il film ruota attorno ad un ricatto a sfondo sessuale messo in atto dalle giovani Luisa (Maria Roveran) e Renata (Roberta Da Soler) che nel film hanno un rapporto ambiguo incendiato da slanci d’affetto e gelosie. La pellicola ci parla di un amore tradito, di una violenza subita, di corpi usati e di rapporti non risolti. Le due ragazze vogliono andarsene da questa comunità che le ha cresciute, tra feste di paese e raduni indipendentisti.

Il territorio in “Piccola patria” è centrale e l’utilizzo che ne ha fatto Rossetto è particolarmente nuovo ed originale. Un Nordest così vero e così, allo stesso tempo, spersonalizzato, non si era mai visto. Rossetto ha girato in diversi luoghi evitando di connotare precisamente la sua pellicola. C'è una Piccola patria, ma c'è anche un evidente spaesamento. Non a caso la pellicola è stata girata in modo frammentato utilizzando più luoghi. L’albergo nel quale lavorano le protagoniste si trova a Villafranca veronese, e sempre in Veneto, Rossetto ha girato a Bussolengo, a Mortise, la festa country è stata filmata ad Arco mentre il raduno di Indipendenza veneta è stato ripreso a Spresiano. In Friuli si è scelto Redipuglia, Gradisca d’Isonzo, Trieste, Monfalcone, mentre in Trentino il set si è spostato a Bolzano e Cavareno. Per celebrare questo film e il suo territorio ci sarà una festa offerta dalle tre Film Commission nordestine. Vini friulani, menù veneto a base di tutti prodotti dop e sulle vele di una bellissima nave a due alberi, attraccata appositamente sulla spiaggia del Lido, verranno proiettate immagini del film. Maria Roveran che, oltre ad essere un’attrice con un futuro promettente, è anche cantante si esibirà in un concerto nel quale proporrà alcune canzoni da lei composte che fanno da colonna sonora al film. La musica della pellicola oltre ai brani della Roveran, cantati in un dialetto veneto, comprende anche due canzoni scritte da Bepi de Marzi e interpretate da I crodaioli e dalla Brigata Cadore, anche questi elementi così particolari rendono “Piccola patria” una pellicola da non perdere.

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