Neonata morta, indaga anche il servizio ispettivo regionale

Alla fine di aprile il medico di guardia diede solo indicazioni al telefono, senza essere in ospedale: la neonata morì dopo 4 giorni
PADOVA. Il Servizio ispettivo veneto di vigilanza in sanità indagherà sul caso della neonata morta il primo maggio scorso, a quattro giorni dalla nascita, dopo un cesareo: lo ha chiesto il presidente della commissione Sanità del Consiglio Veneto Leonardo Padrin.


Si tratta del primo incarico affidato dalla commissione Sanità al Servizio ispettivo, da quando l'attività degli ispettori di vigilanza e controllo sul sistema sociosanitario è stata trasferita dalla Giunta al Consiglio, con apposito regolamento. L'ispezione riguarderà la Clinica ostetrico ginecologica di Padova, dove nell'ultima settimana di aprile una venticinquenne, al nono mese di gravidanza, era stata ricoverata con febbre alta e segni di sofferenza fetale.


Nonostante le ripetute richieste del personale in servizio, sia ostetriche che specializzandi, quella notte - secondo la ricostruzione della Commissione - il medico di guardia non si presentò in reparto, limitandosi a indicazioni telefoniche e disponendo poi il trasferimento della donna in sala parto per il taglio cesareo. La neonata, apparsa subito in condizioni molto gravi, morì quattro giorni dopo.


Del caso si è interessata anche la Commissione parlamentare di inchiesta sugli errori in campo sanitario, che ha chiesto all'assessore regionale alla Sanità Luca Coletto di acquisire tutti gli elementi informativi su quanto avvenuto nella clinica

padovana.

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