Niente tricolore, sindaco di Cittadella all'inaugurazione con la fascia del Veneto

Niente fascia tricolore per il sindaco di Cittadella Giuseppe Pan al taglio del nastro con gli artigiani: «Come tanti colleghi non mi riconosco in uno Stato che impone solo gabelle»

CITTADELLA. L'Upa trasloca da Borgo Vicenza a Borgo Sole, tutti i sindaci del mandamento del Cittadellese si presentano con la fascia tricolore, mentre il primo cittadino di Cittadella sfoggia i colori rossogialli regionali, con tanto di leone di San Marco: «Io sono un sindaco Veneto», mette in chiaro Giuseppe Pan. Una provocazione che prende forma proprio nel giorno in cui si sono aperte le votazioni per il “Plebiscito per l'indipendenza del Veneto”. Nel merito della giornata: «Oggi apriamo un punto importante per i nostri artigiani», spiega Pan. «Penso ai tanti, troppi, che si sono suicidati perché non riuscivano a reggere il peso della crisi, la fatica dei fallimenti, obbligati a lasciare a casa le persone. Ecco, questo può diventare davvero un punto di ascolto anche per intercettare il malessere di un mondo che continua ad avere un'enorme importanza per la nostra economia».

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Come si spiega la fascia tricolore lasciata nel cassetto? «L'ho fatto per essere più vicino ai nostri artigiani, quelli che tutti i giorni lottano per evitare di chiudere la propria attività e lasciare senza lavoro i dipendenti, quelli che sono sottoposti a tassazioni esagerate. Ho indossato una fascia con i colori del Veneto, perché io sono prima di tutto un sindaco Veneto. Come tanti colleghi, non mi riconosco in uno Stato centrale che impone gabelle insopportabili senza restituire un centesimo al territorio che quella ricchezza l'ha prodotta. La fascia mi è stata consegnata lo scorso dicembre a Bassano dal governatore Luca Zaia in occasione della manifestazione per l'indipendenza», conclude.

Secondo l'assessore regionale, Maurizio Conte, «bisogna sbloccare il Patto di stabilità: gli enti locali devono avere la possibilità di utilizzare la liquidità per avviare le opere pubbliche e pagare i fornitori, tra cui tanti artigiani della zona». Il capogruppo del Carroccio a Palazzo Madama, Massimo Bitonci, osserva che «uno dei temi chiave è quello del residuo fiscale: versiamo 20 miliardi a Roma che non tornano indietro, spero che il nuovo piano del lavoro di Renzi sia efficace, come Lega siamo pronti a votare i provvedimenti che vadano a favore dei lavoratori». Riflessione finale di un altro senatore, Antonio De Poli dell’Udc: «Gli artigiani sono un motore vero e reale dell’economia, da loro dobbiamo imparare prima di tutto la concretezza».

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