Omicidio Zanola, in aula Andrea Favero accusato di omicidio

Si è aperto il processo a Padova, di fronte alla Corte d’Assise: sentenza in primavera. L’accusa è di averla lanciata da un cavalcavia autostradale

Andrea Favero entra in aula scortato dagli agenti della Polizia Penitenziaria
Andrea Favero entra in aula scortato dagli agenti della Polizia Penitenziaria

Si è aperto martedì mattina in Corte d’Assise a Padova il processo che vede imputato di omicidio Andrea Favero, 39 anni, camionista di Vigonza, unico indagato per la morte della compagna. 

Per la pubblica accusa il 29 maggio, al culmine dell’ennesima lite, lui l’ha afferrata e lanciata giù dal cavalcavia dell’A4 a Vigonza a nemmeno un chilometro da casa. Il corpo della povera Giada Zanola è stato straziato da un autotreno in transito.

La Corte d’Assise, presieduta dal giudice Mariella Fino ha ammesso le prove e i testimoni della pubblica accusa e della difesa. Saranno sentiti, tra gli altri, i poliziotti intervenuti quella notte lungo l’autostrada, i vicini di casa della coppia, il farmacista che ha venduto il farmaco prescritto a Favero che poi lui non avrebbe assunto ma che è stato trovato nel corpo di lei.

Si torna in aula il 27 ottobre, il 24 novembre, il 17 dicembre, il 31 gennaio, il 25 febbraio e il 18 marzo. Una ulteriore sentenza è stata calendarizzata il 15 aprile, ma verrà fatta solo se ce ne sarà bisogno. 

Erano presenti in aula, tra gli altri il papà, la sorella e il fratello di Giada arrivati da Brescia, assieme ad altri parenti e amici della vittima. 

 

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