Ospedale, nuova area a San Lazzaro da 400 mila metri quadrati

PADOVA. E tre. Ieri, nel corso della commissione tecnica convocata dalla Regione per valutare l’idoneità dell’area di via Corrado, di fronte alla malparata - evidentemente presagita - il rappresentante del Comune, Franco Fabris, ha proposto un altro sito per il nuovo ospedale: San Lazzaro, ovvero l’area in vendita per cui c’è l’interessamento di Leroy Merlin per costruire un ipermercato.
A poche settimane dalla proposta per via Corrado, le carte in tavola cambiano di nuovo. Il coup de theatre arriva nel corso della commissione tecnica convocata proprio per giudicare l’idoneità del sito della Stanga. «L’architetto Fabris, rappresentante del Comune, ha presentato due proposte: quella già nota di via Corrado e una seconda, derivata da un ulteriore approfondito studio, relativa a un’area di oltre 400.000 metri quadri a San Lazzaro, di cui 200.000 di proprietà comunale, immediatamente disponibili, su cui è possibile avviare i lavori da subito, consentendo ai cittadini un risparmio sulle spese di esproprio, stimato in 100 milioni di euro» dichiara Massimo Bitonci «la decisione definitiva non è ancora stata presa: confidiamo che tutte le parti coinvolte analizzino entrambe le proposte del Comune».
In realtà, la nuova proposta sarebbe uscita dal cilindro dopo la valutazione di inidoneità dell’area di via Corrado espressa dai tecnici: «A riprova del senso di responsabilità dell’amministrazione, che desidera fare presto, come richiesto dai cittadini e dell’Azienda ospedaliera, sono stati depositati due progetti alternativi - glissa Bitonci - la seconda ipotesi, relativa all’area di San Lazzaro, vicino alla nuova stazione ferroviaria dell’alta velocità, presuppone una visione strategica di rilancio di tutto il quartiere, su cui insistono strutture ricettive e commerciali e un’adeguata viabilità, che sarà ulteriormente potenziata grazie al completamento dell’Arco di Giano».
Insomma, dopo la proposta di costruire il nuovo sul vecchio sedime, superata da una «ancora migliore», ovvero la realizzazione dell’opera in via Corrado, Bitonci ora propone come ideale l’area di San Lazzaro: 200 mila metri quadri di proprietà comunale posti in vendita (il bando scade domani) cui se ne aggiungono altrettanti in mano alle banche - Unicredit ed Mps - esposte per una sessantina di milioni e quindi desiderose di rientrare.
Ora, secondo questa nuova strategia, il Comune dovrebbe definire non economicamente vantaggiose le eventuali proposte pervenute, rinunciando alla vendita come chiesto a gran voce dalle associazioni dei commercianti che hanno sollecitato il sindaco a ritirare la delibera per la vendita di San Lazzaro, pena il ricorso al Tar: «L’insediamento del nuovo ospedale consentirebbe di scongiurare l’apertura di una grande struttura di vendita, come invece aveva previsto la precedente amministrazione» insiste Bitonci malgrado l’area di San Lazzaro sia stata inserita nel centro urbano e posta in vendita dalla sua giunta «ci aspettiamo che ciascuno faccia la propria parte, compresa la Provincia, i cui rappresentanti dovrebbero ricordarsi che stiamo parlando dell’ospedale dei padovani e non di quello di qualche Comune del circondario».
Resta da capire se a questo punto l’amministrazione abbia rinunciato ai 10 milioni che al tavolo con i commercianti rivendicava come necessità per finanziare delle opere o se, alla fine, accetterà la proposta dell’Ascom di cedergli la sede alla cittadella, in cambio del mancato introito.
«Per un pregiudizio abbiamo perso una grande occasione - commenta il vicepresidente della commissione Sanità Claudio Sinigaglia - per il 2015-16 lo Stato ha messo a disposizione 900 milioni per il finanziamento dei nuovi ospedali, cui si aggiungono i 150 messi dalla Regione. Ma dovevamo partire subito. Il treno ormai è passato. Regalerò a Bitonci una bussola».
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