Ospedali senza park e pioggia di multe a Padova

PADOVA. Nuova strage di multe l’altra mattina in zona ospedale civile. Circa trenta auto parcheggiate lungo via Alvise Cornaro sono state sanzionate dai vigili urbani per divieto di sosta; il giorno prima era toccato a quelle di via San Massimo. Ciascuna multa ammonta a quasi trenta euro. Non sono state risparmiate nemmeno le vetture che esibivano sul cruscotto il pass dipendenti dell’Azienda Ospedaliera. È riesploso così il problema parcheggi della sanità padovana: l’insufficienza di posti auto per i cittadini che accedono agli ospedali e per gli infermieri che vi lavorano. Problema che riguarda non solo via Giustiniani, ma anche gli altri due presidi sanitari cittadini: Sant’Antonio e Iov.
Azienda Ospedaliera. L’Azienda ha una disponibilità complessiva - interna e esterna al perimetro - di circa 600 parcheggi per un flusso quotidiano di 15 mila persone; approssimando, significa che solo una persona su venti riesce ad accaparrarsi un posto. Col risultato che tutta l’area circostante via Giustiniani è congestionata dal traffico e dai veicoli posteggiati. Alcuni pazienti, pur avendo l’autorizzazione ad entrare con il proprio mezzo, preferiscono evitare giri labirintici e puntano alle zone esterne. C’è chi si aggira tra le stradine residenziali alla ricerca di uno spazio libero davanti ai cancelli di case e appartamenti. C’è chi è è pronto a pagare senza problemi il park al silos di via Gattamelata o nei posti blu di via San Massimo, ma anche qui trovare un posto libero - soprattutto al mattino - è impresa tutt’altro che facile. Via Alvise Cornaro, dove l’altra mattina sono state fatte le contravvenzioni, rappresenta una mèta ambita da molti perché proprio di fronte al Planetario c’è l’ingresso pedonale che permette di entrare velocemente in ospedale. E così scatta la quotidiana ricerca del posto auto “di fortuna”: di fronte al piazzale dell’Osservatorio astronomico, sui marciapiedi, tra gli alberi e vicino ai cassonetti della spazzatura. Il rischio multa è altissimo: in ogni caso, arrivare in tempo al lavoro o alla visita diventa prioritario sulla “sfortuna”. Per risolvere la situazione, le proposte sul tavolo sono tante ma nessuna ha ancora trovato realizzazione: la costruzione di un autosilos in via Orus, sul terreno dell’Azienda Ospedaliera; un parcheggio in via Corrado, l’area attualmente utilizzata dai servizi AcegasApsHera; un park a ridosso delle mura storiche. L’altra mattina i rappresentanti sindacali di via Giustiniani hanno chiesto un incontro alla direzione sul problema e hanno minacciato sciopero se il Comune non interverrà con una soluzione. E non va meglio nelle altre strutture ospedaliere padovane.

Sant’Antonio. Il nosocomio di via Facciolati conta 200 posti auto per un flusso di 2.300 persone tra lavoratori, pazienti e accompagnatori. Trovare un parcheggio qui è - se possibile - ancora più difficile che in Azienda Ospedaliera. Un problema ben noto alla direzione tanto che l’Usl 16 da diverso tempo ha in progetto la costruzione di una nuova area parcheggio di 7 mila metri quadrati tra via Lanzara e via Canestrini, riservata ai dipendenti del Sant’Antonio. Sembrava dovesse essere ultimata entro il 2015, ma così non è stato. Il problema è che mancano i fondi per avviare i lavori.
Iov. L’ex Busonera mette a disposizione circa 150 posti auto segnati (ai quali vanno aggiunti gli spazi tra le viuzze del parco storico) per oltre mille utenti giornalieri. Gli accessi all’Irccs sono selezionati all’ingresso da addetti per dare la precedenza ai pazienti in terapia e ai disabili. Alcuni dipendenti dello Iov hanno il permesso di parcheggiare all’interno, in specifiche aree recintate da catene e paletti, a patto di lasciare numero di telefono e chiavi in mano, visto che le auto sono addossate l’una all’altra per risparmiare prezioso spazio. Nel 2014 il parco storico dello Iov è stato sistemato, decine di alberi ammalati sono stati abbattuti. Questo per evitare che i rami secchi cadessero sopra le auto posteggiate. Nei mesi scorsi sono stati disegnati altri posti auto verso l’uscita dello Iov, ma non hanno risolto le esigenze crescenti. L’estate scorsa il Comune ha avviato l’iter per asfaltare un terreno tra via Nazareth e via Gattamelata, quasi 1.700 metri quadrati, ma il procedimento è momentaneamente in stand-by. I comitati nati dai residenti della zona, contrari all’intervento, hanno infatti deciso di rivolgersi ai giudici del tribunale amministrativo contro la variante urbanistica approvata dal consiglio comunale.
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