Padova, da oggi la basilica del Santo è un lembo di Polonia

Attesi migliaia di pellegrini polacchi in viaggio verso Roma per la beatificazione di Karol Wojtyla
Giovanni Paolo II
Giovanni Paolo II
PADOVA. La basilica di Sant'Antonio, che i Patti Lateranensi del 1929 qualificano come extraterritoriale, si prepara a diventare un lembo di Polonia. Da stamani a domenica, infatti (ma altri potrebbero sostare durante il ritorno), sono attesi migliaia di pellegrini polacchi che, approfittando del week-end lungo (il 3 maggio è festa nazionale), non vogliono mancare alla beatificazione del loro connazionale più famoso: Karol Wojtyla.


«Alla cerimonia di Roma - puntualizza padre Silvestro Bartoszewski, frate minore conventuale che coordina l'accoglienza - parteciperanno fra i due e i trecentomila polacchi. Quello di Padova è il primo santuario che i pellegrini trovano sulla strada e quindi è prevedibile che molti si fermeranno a pregare sulla tomba di Sant'Antonio. Già si sono prenotati 250 pullman, il che significa almeno 10 mila fedeli. Ma sono convinto che moltissimi altri faranno a tappa a Padova, così come ad Assisi».


A dare manforte sono giunti da Varsavia quattro frati. Con loro si adopereranno, per confessioni e comunioni, tre gesuiti. Come traduttori saranno impegnati sei universitari che studiano a Padova nell'ambito del progetto Erasmus. Ai pellegrini verrà consegnata una mappa di Padova in polacco.


Da venerdì sarà in vendita il francobollo da 60 centesimi che le Poste italiane hanno predisposto, per celebrare l'evento, in ben 12 milioni di esemplari suddivisi in fogli da 15 esemplari. Domenica primo maggio, come nelle altre diocesi, sarà disponibile uno speciale annullo ricordo. Un ufficio postale straordinario verrà allestito, dalle 9 alle 13, sul sagrato del Duomo.

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