Padova, striscioni anarchici contro le istituzioni: scatta l’allerta sicurezza

Dopo il ritrovamento di tre striscioni con scritte intimidatorie contro Forze dell’Ordine, Magistratura e Polizia Penitenziaria, il prefetto di Padova ha convocato d’urgenza il Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica. Rafforzati i controlli e le misure di vigilanza a tutela delle sedi istituzionali

Uno degli striscioni anarchici apparsi a Padova
Uno degli striscioni anarchici apparsi a Padova

Il prefetto di Padova, Giuseppe Forlenza, ha presieduto questa mattina, 12 luglio, una Riunione Tecnica di Coordinamento delle Forze dell'Ordine, alla quale hanno preso parte il questore e i vertici provinciali dell'Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, convocata in via d'urgenza a seguito del ritrovamento di tre striscioni con scritte di contenuto intimidatorio nei confronti degli appartenenti alle Forze di Polizia, all'Amministrazione Penitenziaria e all'Ordine Giudiziario.

Nel corso dell'incontro si è proceduto a «un'attenta valutazione dei profili di rischio connesso al reiterato e ravvicinato susseguirsi delle citate azioni contestative di matrice anarchica».

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Lo striscione

È stato dunque confermato il rafforzamento dei servizi - già disposti nell'immediatezza dei fatti dal questore - di prevenzione a carattere generale e di controllo del territorio, nonché l'adozione di mirate misure di vigilanza e sicurezza a protezione delle sedi istituzionali delle amministrazioni interessate.

Al termine della riunione il prefetto ha espresso massima solidarietà a tutto il personale delle istituzioni oggetto dei recenti atti intimidatori.

«Voglio rassicurare - ha concluso il Prefetto - le donne e gli uomini in divisa, i magistrati e tutti coloro che, ricoprendo funzioni pubbliche, prestano ogni giorno il proprio servizio in favore della comunità: sono già state adottate e verranno ulteriormente implementare importanti misure a tutela del personale e dei luoghi di lavoro.

Le Forze dell'Ordine sono al lavoro per individuare i responsabili di tali gravi atti. A loro va il mio sostegno e la mia più sincera vicinanza».

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