Ecco l’app PadoVia: «Così monitoriamo i mezzi pubblici in tempo reale»

Il nuovo progetto nato dalla passione e dalla determinazione di due giovanissimi sviluppatori padovani: «Adesso vogliamo fare lo stesso a Venezia e Treviso»

Rocco Currado
A Padova l'app PadoVia per monitorare gli orari di arrivo dei bus
A Padova l'app PadoVia per monitorare gli orari di arrivo dei bus

Un’applicazione che permette di monitorare in tempo reale i mezzi pubblici della città. Si chiama PadoVia ed è il nuovo progetto nato dalla passione e dalla determinazione di due giovanissimi sviluppatori padovani, con l’obiettivo di rendere più semplice e affidabile l’uso dei trasporti pubblici locali.

Tutto ha avuto inizio nel novembre 2023, quando Yassine Zarouali, all’epoca 16 enne, studente dell’istituto tecnico Severi con una grande passione per la tecnologia, si trovava ogni giorno alle prese con autobus in anticipo o, più spesso, in ritardo. Stanco di questa situazione, ha deciso di cercare una soluzione concreta. «Inizialmente ho studiato l’app ufficiale di BusItalia», racconta, «ma presto mi sono reso conto dei limiti». Il giovane ha quindi iniziato a documentarsi, ad approfondire, e pure a inviare richieste di autorizzazione per accedere ai dati che gli servivano, proprio a BusItalia (la società che gestisce il trasporto pubblico in città).

Di lì a poco è nato C-Map: il prototipo dell’app, con molte cose da perfezionare. Presto ha infatti scoperto un problema: il sistema funzionava solo se gli autisti dei mezzi registravano i propri turni.

Ha quindi cercato nuove soluzioni, fino a riuscire a sfruttare i dati delle centraline di bordo, pensati originariamente per la manutenzione dei mezzi. Questo ha permesso di aggiornare la posizione dei bus ogni 15 secondi, migliorando notevolmente l’affidabilità delle informazioni.

Qui è subentrato Grigory Vodyanov, 18 anni, che oltre a studiare al liceo scientifico Fermi, lavora come sviluppatore part-time. Insieme hanno creato un algoritmo basato su parametri ponderati, capace di stimare con maggiore affidabilità la posizione e l’orario degli autobus.

A quel punto, il progetto aveva solo bisogno di un nome più riconoscibile e legato alla città del Santo: ed ecco “PadoVia”. Partita con appena 30 utenti giornalieri, l’app ha iniziato a farsi conoscere, e tra il passaparola e la diffusione sui social, il numero è salito fino a 1.500 utenti nei giorni feriali.

«Siamo riusciti a raggiungere un buon livello, con previsioni molto precise», sostengono. Ma non finisce qui, anzi: «Abbiamo lavorato molto, stiamo cercando di migliorarci sempre di più per ampliare l’app con l’obiettivo di riuscire a coprire altre province, come Venezia e Treviso».

Da notare un altro aspetto. «Abbiamo scoperto che molti dati possono essere utili per le aziende di trasporto», spiegano i giovani sviluppatori, «quindi stiamo cercando di realizzare una suite di analisi dati, dove poter vedere per esempio il ritardo medio degli autobus e altre informazioni di questo tipo».

Oltre all’utile, il dilettevole: la creazione dell’app è stata anche l’occasione per fare nuove conoscenze e, perché no, scoprire nuovi interessi. «Ho conosciuto un sacco di associazioni, autisti, esperti», racconta Yassine, «mi sono appassionato al tema della mobilità, oltre all’aspetto tecnologico».

Insomma: «PadoVia è molto più una mappa». Come detto, il progetto ha l’ambizione di crescere ancora, anche grazie all’ingresso di nuovi membri nel team, tra cui Giacomo Radaelli e Giovanni Carlo Perozzo. Ma pure coinvolgendo amministrazioni e aziende di trasporti. L’app si trova sul sito web padovia.it. 

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