Piove di Sacco, chiusa la biglietteria dell’autostazione

La sindaca contesta i tempi di comunicazione: «Preavviso di un solo giorno». E chiede alla Provincia un serio piano di rilancio dell’area

Alessandro Cesarato
La biglietteria dell'autostazione di Piove di Sacco chiusa
La biglietteria dell'autostazione di Piove di Sacco chiusa

La chiusura del bar–biglietteria dell’autostazione di viale Europa a Piove di Sacco, con i gestori andati in pensione dopo oltre 36 anni di attività continuativa, solleva interrogativi sul futuro di un servizio essenziale per il trasporto pubblico extraurbano.

A intervenire è la sindaca Lucia Pizzo, che ricostruisce tempi e criticità legate alla cessazione dell’attività.

Comunicazione tardiva

«La chiusura dell’autostazione a servizio del trasporto pubblico extraurbano è stata comunicata al pubblico con un preavviso brevissimo di un giorno», afferma la sindaca, «tanto che sul sito di BusItalia compare ancora tra l’elenco dei punti di rivendita di biglietti e abbonamenti».

Pizzo precisa di avere ricevuto la telefonata da BusItalia proprio venerdì 19 dicembre, senza alcun preavviso, sebbene la cessazione dell’attività da parte dei gestori fosse stata comunicata da tempo alla Provincia, proprietaria del fabbricato per il quale ha sempre introitato regolarmente l’affitto.

Secondo la sindaca, l’impatto maggiore riguarderà alcune categorie di utenti. «La chiusura provocherà disagi significativi per chi non ha dimestichezza con l’acquisto online di tessere e abbonamenti», sottolinea, «soprattutto per gli over 70 che richiedono la tessera agevolata per il trasporto extraurbano».

Area da riqualificare

Pizzo richiama poi l’attenzione sulla condizione dell’area, di proprietà della Provincia. «Da tempo ho chiesto di pervenire alla riqualificazione dell’autostazione», spiega, «perché non si può immaginare che l’attuale stabile sia considerato idoneo a una nuova concessione del servizio collegata al trasporto pubblico locale».

In questo quadro, la sindaca riferisce di avere avanzato in tempi non sospetti una proposta formale alla Provincia. «Ho chiesto di valutare un accordo con il Comune che contempli la cessione dell’area, per una riqualificazione a servizio dei pendolari che includa un bici-park, servizi igienici pubblici e una biglietteria automatica, utilizzabile anche per gli abbonamenti».

Il tema è stato portato anche all’attenzione del consiglio provinciale. «La settimana scorsa in sede di assemblea dei sindaci ho dato parere favorevole al bilancio della Provincia», riferisce Pizzo, «ma nel mio intervento ho ricordato l’esigenza di definire il futuro di quest’area, a ridosso del centro storico. Non possiamo trovarci con un buco nero anziché un servizio riprogettato e pensato per tutti i pendolari».

Un luogo strategico

La sindaca evidenzia inoltre il ruolo strategico dell’autostazione, punto di afferenza delle linee BusItalia per Padova, Sottomarina, Chioggia, Cavarzere e Adria, oltre alle linee Actv di collegamento con il Veneziano.

«Si tratta di un nodo utilizzato quotidianamente da lavoratori e studenti che si recano alle scuole superiori, compreso l’Enaip, e all’università», afferma, «sono linee molto frequentate che offrono un servizio indispensabile. Un pensiero va anche agli autisti, che hanno la necessità di poter fare una pausa lavorativa in un luogo idoneo. Spero che la Provincia, in collaborazione anche con BusItalia, voglia accogliere lo spirito della proposta, che va incontro alle esigenze degli utenti di una vasta area, ben oltre la Saccisica».

Nel frattempo BusItalia ha comunicato che è attivo un punto vendita di abbonamenti all’edicola di via Co’ Panico. —

 

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