Policlinico di Abano, i sindacati: «Incontro urgente sulla sicurezza»

Dopo l’aggressione al pronto soccorso, lettera inviata da Cgil, Cisl e Uil. L’Ugl propone lo smartwatch con sistema di sos per tutelare il personale sanitario

Federico Franchin
L’esterno della Casa di Cura di Abano Terme
L’esterno della Casa di Cura di Abano Terme

 

Dopo l’aggressione di giovedì scorso ai danni di un oss, un vigilante e un carabiniere all’interno del Pronto soccorso della Casa di Cura di Abano, i sindacati hanno deciso di scrivere alla proprietà.

Alessandra Stivali della Fp Cgil Padova, Achille Pagliaro della Cisl Fp Padova e Rovigo e Silvia Velotti della Uil Fpl Padova hanno spedito una missiva alla direzione del Policlinico, che ha come oggetto la richiesta di un incontro urgente.

«All’indomani del gravissimo episodio di aggressione al personale del Pronto soccorso di Abano» si legge nella lettera, «si chiede un incontro urgente per poter decidere eventuali interventi a sostegno e sicurezza dei lavoratori al fine di prevenire ulteriori eventi analoghi».

Stivali della Cgil chiarisce: «I presìdi ospedalieri non possono essere militarizzati, ma devono essere aperti al pubblico. Servono una maggiore sorveglianza da parte delle forze dell’ordine e il riconoscimento della malattia professionale per chi viene aggredito. Come in periodo Covid, bisogna riconoscere che le aggressioni non sono semplici infortuni».

Per il sindacato autonomo Ugl Terziario invece è fondamentale l’adozione dei dispositivi di protezione personale come l’orologio con sistema Sos.

Spiega Luciano Conforti, segretario regionale di Ugl Veneto: «Si tratta di uno smartwatch dotato di pulsante Sos che attiva un protocollo che include contatto immediato con la centrale operativa 24 ore su 24, localizzazione Gps in tempo reale e, se necessario, allerta alle forze dell’ordine per interventi rapidi. Ricordiamo che il Parlamento ha recentemente approvato una legge per contrastare la violenza contro gli operatori sanitari, introducendo l’arresto in flagranza differita e altre misure preventive».

E ancora, Fabio Bui, ex presidente della Provincia, per Popolari per il Veneto: «Siamo consapevoli che la pressione sugli operatori sanitari è aumentata, a causa di carenze strutturali e organizzative che aggravano la tensione nei momenti di emergenza. Per questo ribadiamo la necessità di investire risorse adeguate per migliorare le condizioni di lavoro negli ospedali, ridurre i tempi di attesa e garantire il supporto psicologico a chi è in prima linea»

Intanto a Emiliano Rocco, l’oss “eroe” aggredito dal 24enne nordafricano, arrivano le congratulazioni del sindaco di Sant’Elena, dove risiede, Valentina Businarolo.

«Dispiace che si debba essere costretti a lavorare in situazioni di pericolo, soprattutto per chi è sempre a disposizione per il bene del prossimo. Emiliano si è sempre distinto nella nostra comunità per il suo senso del dovere e di protezione verso il prossimo. È una persona con una famiglia meravigliosa e dai valori solidi. Il suo intervento è stato decisivo».

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