Prima angioplastica all'ospedale di Este
La paziente, una donna di 67 anni, sarà dimessa già oggi

I MEDICI. Pasquetto e Scattolin
ESTE.
Giornata storica ieri per l'Usl 17. Per la prima volta è stata realizzata un' angioplastica all'ospedale di Este. La paziente, una donna di 67 anni del posto, sta bene e sarà dimessa già oggi. L'operazione è durata meno di un'ora e segna l'inizio dell'attività a pieno regime del nuovo Servizio di Emodinamica dell'azienda sanitaria. Nei giorni scorsi erano già state eseguite alcune coronarografie in elezione. Spiegano dall'Usl 17: «Questo servizio ha una funzione sia diagnostica, per valutare la posizione e l'entità dei restringimenti delle coronarie, sia di tipo interventistico, per riaprire i vasi sanguigni ostruiti». Quale sarà il vantaggio effettivo di questo nuovo servizio? «Il nuovo Servizio di Emodinamica rappresenta una risorsa essenziale per garantire una diagnosi e una terapia più tempestive per i pazienti con infarto miocardico acuto - spiegano dall'azienda - per i quali come noto il tempo è un fattore critico sia per la riduzione della mortalità, sia per la riduzione dei possibili danni permanenti che dovessero manifestarsi, e dunque per una prognosi post infarto migliore a lungo termine». Per attivare questo nuovo ramo operativo è arrivato anche un contributo di 850 mila euro da parte della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo. «D'ora in avanti - spiega il dottor Giuseppe Scattolin, direttore dell'Unità Operativa Complessa di Cardiologia - non sarà più necessario trasportare i pazienti con un infarto acuto in altri ospedali, con un guadagno essenziale di tempo. Inoltre, i numeri ci dicono che questa apparecchiatura rappresenta una soluzione anche efficiente dal punto di vista economico. Prevediamo di eseguire circa 500 angioplastiche all'anno per interventi programmati e in acuto, con evidenti benefici per i pazienti e i loro familiari, che d'ora in poi possono contare su un servizio specialistico di prim'ordine vicino a casa». Parallelamente all'attivazione del servizio, anche lo staff cardiologico dell'azienda ha fatto un passo avanti: è arrivato lo specialista Giampaolo Pasquetto, esperto in emodinamica e cardiologia interventistica, che lavorerà accanto al dottor Francesco Bacchion e all'equipe infermieristica composta da Tiziana Scabello, Marta Pagliarin, Simonetta Sevarin e Davide Bertuolo, oltre alla caposala Franca Bellamio. E il servizio atestino offre anche un'innovazione: è previsto l'utilizzo quasi esclusivo dell'accesso mediante l'arteria radiale (sul braccio, ndr) piuttosto che quella femorale (sull'inguine, ndr): nel caso delle coronarografie, questo accorcia i tempi di recupero, in quanto non rende necessaria l'immobilità per almeno 12 ore del paziente, che può quindi tornare a casa la sera stessa, mentre nel caso delle angioplastiche si riducono le probabilità di complicanze. La nuova tecnologia sarà trasferita senza ulteriori costi nell'ospedale di Schiavonia. (n.c.)
Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova
Leggi anche
Video